Come conquistare un etero

Come conquistare un etero - Ben Cohen rugby bonazzi BS - Gay.it Blog

Diciamo la verità, che meraviglia i ragazzi etero: non li giudichiamo per le loro scelte sessuali bizzarre e li rispettiamo anche quando vanno in giro con i pantaloni a tre quarti e le infradito senza pedicure.

In più c’è la consapevolezza delle sciagure dell’eterosessualità: le crisi coniugali, la stempiatura precoce, il sovrappeso, l’abbronzatura alla Carlo Conti, votare Matteo Salvini per fare un dispetto alla fidanzata passivo-aggressiva e verdoliana. Scatta in noi, dunque, un istinto da crocerossina, la voglia di salvarli.  Per molti ragazzi gay sperimentare con un etero è come vincere il festival di Sanremo, un’emozione che dura tutta la vita. Ma non c’entrano molto le fantomatiche ideologie gender di cui parlano spesso l’allegra brigata dei vari Giovanardi, piuttosto la curiosità reciproca, il fascino dell’altro, la voglia di scoprire, di sperimentare, perché la sessualità è un luogo pieno di possibilità se c’è rispetto (se manca quello, non si va da nessuna parte) e fiducia reciproca.

sports-illustrated-360x270In un epoca di dinamismo sessuale e libertà ormonale, le vecchie categorie etero o gay perdono sempre più ogni connotazione simbolica, diventano costrutti che ingabbiano la creatività. Anche perché, lo dicono trent’anni di studi scientifici (da Kinsey in poi) e l’intera discografia di Cristiano Malgioglio, dentro ognuno di noi c’è una curiosità sessuale inespressa: vale per gli eterosessuali come per i gay. Invece tendiamo sempre di più a considerare la sessualità come una gabbia da cui non si può uscire, come se la sperimentazione fosse qualcosa di negativo o una sconfitta. Meno male che ci sono le nuove generazioni a dirci che i perimetri della sessualità e dell’amore sono sempre più confusi e contingenti. Cari amici maschi etero, non c’è nulla di male nell’essere bi-curiosi. Ecco allora una lista (ironica) di dieci consigli per conquistare un eterosessuale:

  1. Dimostrate le vostre capacità un qualche campo. Se siete intelligenti, parlate. Se siete atletici, sfidatelo in una gara di CrossFit. Se siete Antonella Clerici, preparate un timballo di melanzane.  Insomma datevi da fare per impressionare il vostro obiettivo.
  2. Gli etero amano i gay rassicuranti, alla Mika per intenderci. Conosco una lunga lista di amici etero che sono innamorati di Mika e guardano X-factor perché sognano di dormire abbracciati a quel batuffolo di ricci e simpatia. Eviterei dunque look troppo aggressivi tipo teenager depressa al concerto di Lady Gaga o sguardi libidinosi alla Franca Leosini che intervista un pluriomicida.                                                                                                      xbKUgq
  3. Proporre una cosa a tre con un’amica è un grande classico. La presenza di un donna calmerà le paure primordiali dell’etero in questione e vi concederà il tempo di mostrare le vostre abilità. Evitare però di sgomitare con l’amica in questione tipo finale di Miss Brianza al palazzetto dello sport di Seregno.
  4. Scoprire le fantasie dell’etero in questione è fondamentale. Dunque è necessario sviluppare una qualche connessione emozionale e affinità intellettiva. La regola dell’amico non sbaglia mai, come ci insegnano anni di Dawson’s creek del resto.
  5. Gli etero amano (anche se lo negano) le coccole. Sono come dei piccoli cuccioli di cinghiale selvatico: apparentemente sembrano burberi, intimoriti dall’affettività fra maschi, ma in realtà tutto quello che chiedono è essere abbracciati e dolci baci sul collo mentre guardano una partita della Roma.                                                                            bormance
  6. Discrezione, Discrezione, Discrezione. Se l’etero non si sente sicuro e protetto dal vostro silenzio, non si andrà da nessuna parte. Dovete essere discreti, come quando la vostra migliore amica vi dice che ha la cellulite.
  7. Non innamorarsi mai! Innamorarsi di un etero nella classifica delle sciagure che possono capitare ad un gay è in cima alla lista subito dopo avere lo stesso parrucchiere di Eugenia Roccella.
  8. L’etero che prova un’esperienza gay è tendenzialmente incuriosito dal sesso fra maschi, vuole giocare, sperimentare, trasgredire; dunque non cerca una riproposizione delle attività che già fa proficuamente con le donne. Non parlo di specifiche pratiche sessuali, quanto piuttosto di tensione erotica. Il concetto è che voi siete una vacanza a Bali, mentre l’etero in questione è abituato ad andare ogni estate in vacanza a Latina.pamela-prati
  9. Non giocate a fare la Pamela Prati della situazione, e se dovete proprio, almeno depilatevi in maniera adeguata e indossate tacchi e parrucca.
  10. Preparatevi all’inevitabile imbarazzo del giorno dopo che l’etero in questione supererà fingendo che non sia successo nulla. Già, lui rimuoverà quando è successo per salvare il vostro rapporto di amicizia e la sua virilità faticosamente acquisita in anni di playstation, Fabio Caressa e film con protagonista Milly D’abbraccio. Mi raccomando abolite frasi del genere “dobbiamo parlare”, perché nel 75 % dei casi non c’è nulla su cui confrontarsi razionalmente. La vacanza a Bali, in genere, si fa una volta nella vita, perché costa troppo (in termini emotivi). Se ci ricasca vuol dire che il muflone poi così tanto etero non è. Dunque, in quel caso, è legittimo sperare in una proposta di matrimonio gay durante una puntata di C’èpostaperte. Buona fortuna!

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5 commenti

  1. Articolo non abbastanza esilarante per essere imperdibile. Qui in Italia può giusto essere distorto e servire a supportare le tesi di coloro che pensano che siamo una lobby che vuole omosessualizzare il mondo.

  2. articolo bello e simpaticissimo con il quale convengo appieno. credo però che sostanzialmente gli etero siano figli di puttane, sopratutto se amici. quando si intestardiscono che vogliono sedurre, ci riescono non perchè noi gay ci lasciamo andare, ma solo per sfida di seduzione. penso che gli amici etero siano i peggiori etero possibili, che usano l’amicizia per sedurti e abbandonarti con la scusa appunto che “non hai capito-non sono così-hai frainteso-non so come sia successo-scusa nn voglio farti male-e altre vaccate simili.
    è meglio andare con un etero assolutamente sconosciuto, ce ne sono tantissimi, sono sinceri e presi alla sprovvista, rimangono indifesi e umani…..

  3. Per quanto riguarda il mio pensiero, e che poi è l’elemento fondamentale di critica riportato da Mario Mieli, sta nel considerare il fatto che ogni uomo sia anche donna, e ogni donna anche uomo. Alla fine gli “eterosessuali” appartenenti a quella “norma” dettata dal capitalismo, sono tutti stati soggetti ad un educastrazione, in primo luogo pianificata dalla famiglia e naturalmente, poi, dalle leggi dittatoriali della società, del capitalismo. Perciò, dunque, ogni persona etero ma con psiche propria dell’eros omosessuale, educastrata, è di fatto una “checca” repressa, perciò, di fronte alle nobili e altre sì modo abili attenzioni che un omosessuale gli mostra, cede, e si libera di quelle convenzioni addossategli.

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