Un’adolescente di 18 anni appena, Ekaterina Lyskh il suo nome, ha subito gravi lesioni fisiche dopo essere stata aggredita da sette uomini durante un presunto attacco omofobico a San Pietroburgo.
Ekaterina e la sua fidanzata Alina stavano camminando per le strade della città russa con alcuni dei loro amici quando un gruppo di sette balordi li ha seguiti, iniziando a vomitare insulti omofobi nei confronti di Ekaterina. Dopo essere fuggite in un bar vicino, Alina ha cercato di allertare la sicurezza del locale, ma uno dei loro amici è stato colpito in faccia.
Si sono avvicinati, chiedendoci cosa ci fosse nelle nostre tasche. Abbiamo provato a proseguire per la nostra strada, ma questi uomini ci hanno bloccato. Siamo comunque riuscite a imbatterci in una specie di caffetteria. Ho provato a chiamare la guardia ma non ho avuto tempo.
Ekaterina è stata presa a pugni in daccia, finendo in ospedale con commozione cerebrale e diversi punti sui lati della bocca. I 7 uomini sono fuggiti e non sono ancora stati arrestati dalla polizia. Ma in Russia, come la cronaca nera racconta da anni, è difficile, se non impossibile, che certi omofobi siano rintracciati. E addirittura puniti.
Fonte: PaperPaper
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