Senza peli sulla lingua, Giulia Latorre, dopo un po’ di titubanze, sul suo profilo Facebook torna poco fa sul suo coming out e soprattutto sul suo appello affinchè venga approvato senza indugi il ddl Cirinnà:
Il post su “Stop omofobia” è molto chiaro, il mio è un sostegno forte e chiaro alla battaglia per i diritti LGBT. Nessuna smentita. La mia famiglia i miei amici sono consapevoli e pronti a fare questa battaglia con me.
Questo stato che sembra debole da imporre il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani all’India è ora che si dimostri forte nel ribadire il concetto di laicità dello stato, approvando subito e senza indugi il ddl Cirinnà.
Ai parlamentari che andranno a votare la legge mi appello, vengano riconosciuti i miei diritti diritti degli altri non tolgono nulla, uno stato che alla mia famiglia per la sua debole politica estera dovuta anche da una divisione parlamentare troppo accesa (anche quando dovrebbe esserci unità come in temi così delicati) ha già negato diritti, siamo stanchi di soffrire per le divisioni interne all’arco parlamentare, sui diritti lgbt e sui diritti umani come il caso di mio padre chiedo al parlamento unità, dia dimostrazione di essere un paese maturo,
Giulia Latorre
- Giulia Latorre, figlia di un marò, fa coming out
- Giulia Latorre fa coming out, poi smentisce, poi smentisce la smentita
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