^f1Dopo le tante minacce giunte, compresa quella di infiltrare 150 persone "pronte ad agire" al concerto, Lady Gaga ha annullato la data di Giacarta. "Il pericolo – hanno detto i legali dell’agenzia che organizzava il concrto – non è per Lady Gaga, ma per i suoi fan".
Miss Germanotta, dal canto suo, ha risposto su Twitter con un semplice "non c’è niente di Sacro nell’odio", dato che a minacciare violenze di ogni genere e a organizzare manifestazioni in cui la cantante veniva definita "diavolo" o "mostro" era stato il Fronte dei Difensori Islamici, organizzazione religiosa fondamentalista del paese.
Nei giorni scorsi si erano fronteggiati, con manifestazioni e contro manifestazioni oppositori e "little monsters" intenzionati a difendere la loro eroina.
^rf2Ma non è bastato: quando l’FDI ha fatto sapere di avere acquistato 150 biglietti e di essere protna a mandare altrettanti uomini "pronti ad agire" in mezzo ai 50 mila fan di quello che avrebbe dovuto essere il concerto più affollato del Born This Way Ball, Lady Gaga ha detto basta. Non si trattava più di semplici contestazioni o di un rischio per lei soltanto, ma per tutti i suoi fan.
Anche il ministro per gli affari religiosi si è detto soddisfatto dell’annullamento.
^f3"Credo fermamente che il paese beneficerà dell’annullamento di questo concerto – ha dichiarato alla stampa Suryadharma Ali -, gli indonesiani hanno bisogno di arte e spettacoli dai principi morali".
I little monsters indonesiani, invece, hanno inscenato un flash mob (che potete vedere nel video qui sotto) in un centro commerciale di Giacarta in pieno stile Gaga ed hanno inondato il profilo Twitter della star chiedendole di ripensarci. Cosa che, a questo punto, sembra impossibile.
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