È il primo film in bianco e nero di François Ozon e il secondo in costume dopo Angel del 2007. Stiamo parlando di Frantz, atteso nuovo lavoro dell’eclettico autore francese che uscirà in Francia il 7 settembre e sarà probabilmente in concorso alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre). Ozon mette per una volta da parte la sua vena satirica e sarcastica per affrontare un dramma sentimentale tinto di mistero, ambientato nel 1918 in un piccolo villaggio tedesco. È una donna in lutto, la giovane Anna: tutti i giorni si reca sulla tomba del suo fidanzato, Frantz, morto sul fronte francese. Qui conosce Adrien, un amico dell’uomo venuto a portargli un mazzo di fiori. Tra loro s’instaura un legame inatteso che porterà Anna a scoprire non pochi segreti di Frantz. Quando introduce Adrien alla piccola comunità già frustrata per la sconfitta tedesca, le reazioni degli abitanti sono imprevedibili.
Nel cast troviamo il delicato Pierre Niney della Comédie Française che avevamo apprezzato negli stilosi panni di Yves Saint Laurent nell’omonimo biopic di Jalil Lespert. A lui è affidato il complesso ruolo di Adrien, da cui ci aspettiamo possibili sviluppi queer (tra lui e Frantz c’era forse più di una semplice amicizia?). L’addolorata Anna è invece incarnata dalla rivelazione tedesca Paula Beer.
Gli attori sono in effetti a maggioranza teutonica: troviamo anche Marie Gruber, Ernst Stötzner, Johann von Bülow e Anton von Lucke.
Frantz ha ottenuto finanziamenti dagli storici produttori di Ozon, Eric e Nicolas Altmayer della Mandarin Cinema. È già stato acquistato da una decina di case di distribuzione in giro per l’Europa e in Italia se l’è aggiudicato Academy Two che lo porterà in sala a settembre, il che rafforza l’ipotesi che sarà presentato al Lido (l’unica alternativa è il Festival di San Sebastian, assai amato da Ozon).
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Non me lo perderò
non si può leggere; "... stilosi panni di Yves Saint Laurent...", il termine "stiloso" vuol dire tutto e niente, è inappropriato usarlo per definire un couturier che ha fatto la storia della moda e del costume contemporaneo.