Attualmente nel mondo ci sono 42.746 casi di persone con il cosiddetto ‘vaiolo delle scimmie‘, 20.308 delle quali in Europa, 714 in Italia e 7 morti totali ad oggi confermati. L’ottavo sarebbe un italiano, Germano Mancini, 50enne luogotenente e da poco comandante reggente della stazione di Scorzè, in provincia di Venezia, volato fino a Cuba per una vacanza con amici. Secondo il ministero della Salute cubano, Mancini sarebbe stato ucciso dal vaiolo delle scimmie, il primo caso in tutta l’isola.
«Si tratta di un paziente maschio, di nazionalità italiana, arrivato a Cuba come turista il 15 agosto. Durante il suo soggiorno ha alloggiato in una casa in affitto e ha visitato diversi luoghi nelle province occidentali del paese. Il 17 agosto ha presentato sintomi generali e il 18 si è recato ai servizi sanitari per il loro persistere», si legge nella nota diffusa. Le condizioni di Mancini sarebbero presto precipitate. «Durante le prime cure mediche fornite i sintomi sono peggiorati, e questo ha richiesto il trasferimento d’urgenza per il ricovero». «Nel corso dell’esame sono state identificate lesioni cutanee che clinicamente fanno sospettare di Monkeypox». «Vengono studiate le possibili cause che potrebbero aver condizionato la sua gravità e si approfondisce la ricerca epidemiologica».
L’uomo aveva un figlio ed era originario di Pescara, ma residente a Noale da tempo. Il ministero degli esteri si è per ora limitato a definire la morte di Mancini come causata da un virus improvviso. Si attendono i risultati dell’autopsia e delle analisi sui suoi contatti stretti. Una volta avuti i risultati, il corpo sarà riportato in Italia.
Nel Bel Paese sono iniziate da due settimane le vaccinazioni contro il Vaiolo delle Scimmie, in Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna.
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