Insulti alla coppia gay, scioccante il comportamento dei Carabinieri, Luca racconta tutto a Gay.it – intervista

Ci ha detto che avremmo dovuto chiamare subito il 112 e che l'addetto alle denunce non c'era.

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luca wegan nicolas pavia pride carabinieri insulti omofobici omofobia coming aut pavia
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Dopo l’aggressione verbale a sfondo omofobico avvenuta ieri pomeriggio a Pavia, Gay.it ha raggiunto Luca, uno dei due ragazzi della coppia gay che si è vista insultata pesantemente da un balordo all’uscita dalla stazione ferroviaria di Pavia.

L’uomo aveva inseguito Luca, 27 anni di Sannazzaro (PV), e Nicolas, 32 anni, nazionalità francese e li aveva coperti di insulti, nell’incredibile silenzio delle persone che assistevano all’episodio.

Gli epiteti omofobici che Luca ha registrato e documentato su Instagram sono una triste collezione di insulti. “Che ca**o vuoi, cosa fotografi, cos’è che vuoi, gay di m*rda, gay fr*ci* di m*rda ti ammazzo, gay, gay…” ha detto l’uomo, alterato “Gay di m*rda vuoi vedere come ti ammazzo, scappa gay di m*rda, figlio di p*ttana, gay fr*c*o di m*rda…”. Poi, inseguendo i due ragazzi, senza dare l’impressione di volerli mai davvero raggiungere, l’uomo ha aggiunto “Gay! Femmina, femminuccia, vatti a mettere la minigonna e vai a casa, finocchio di m*rda, tua madre è solo una z…., figlio di p*tt*ana, pedofilo! Vieni qua che ti spacco il telefono. Mettiti il grembiule dell’asilo e vai insieme alla polizia“

 

Luca, intanto come va?

Sto bene, purtroppo siamo abituati. La cosa che mi ha lasciato amareggiato è stato vedere che le persone che erano presenti non hanno detto e fatto nulla, come se una cosa del genere fosse normale.

Sì, abbiamo sentito questa tua amarezza nelle tue storie Instagram. Ma com’è nato questo episodio? Quando e perché quest’uomo ha iniziato a insultarvi?

Abbiamo parcheggiato, siamo scesi dall’auto, siamo passati davanti al bar che c’è dietro alla stazione di Pavia e l’uomo era seduto a un tavolino. Io e Nicolas stavamo semplicemente parlando tra noi, e quando siamo passati davanti a lui quel tizio ha detto ‘Fr*ci di m*rda’. Allora mi sono girato e con la mano gli ho rivolto un gesto come a dire “che vuoi?”. E lui non c’ha più visto.

Quindi vi ha appellati fr*ci semplicemente perché vi ha visti passare?

Sì, forse ha capito che siamo gay, ma quindi? Beh…. da quel momento, da quando ha visto che io gli avevo risposto senza troppa paura, ha iniziato a seguirci insultandoci, ma io ho acceso subito il telefono e registrato tutto”

E il resto della storia la conosciamo, le cose che vi ha detto e l’inquietante disinteresse delle persone presenti. Ma dimmi, avete intenzione di denunciare?

Ci abbiamo già provato, ma non siamo riusciti.

Prego?

Sì, perché anche mio padre mi ha consigliato di fare denuncia, quindi ieri sera alle 19 siamo andati subito dai Carabinieri.

Bravo papà. Quindi avete sporto denuncia.

No, perché il carabiniere che c’era al comando ha detto che il tizio addetto alle denunce era fuori. Ci ha anche detto che avremmo dovuto chiamare subito il 112 e che ora invece, era passata poco più di un’ora dall’episodio, era troppo tardi ed era un casino.

Mi stai dicendo che il carabiniere non ti ha permesso di fare denuncia?

Ha detto che non c’era l’addetto. E ha detto che potevamo fare denuncia anche presso il Comune dove vivo, Sannazzarro. Inoltre Nicolas ha spiegato al carabiniere che noi avevamo l’auto parcheggiata là in stazione e avevamo paura a tornare là da soli. Magari l’uomo era ancora lì.

Certo, il carabiniere cos’ha detto?

Ha detto che se ci avesse insultato di nuovo, sarebbe stata l’occasione per chiamare subito il 112 e così prenderlo sul fatto?

Il carabiniere vi ha consigliato di tornare alla macchina e, nel caso di nuovo pericolo di aggressione, chiamare il 112 senza aver fatto prima comunque denuncia perché non c’era l’addetto?

Sì, esattamente.

Insomma, alla fine questa denuncia la farete?

Certamente, anche perché mi hanno appena scritto su Instagram per dirmi che quel tizio non è la prima volta che aggredisce delle persone.

 

A Pavia proprio Sabato 3 Giugno si è svolto il Pride. Nelle sue storie Instagram Luca ha ricordato l’importanza del Pride:

“Sono stufo di chi dice che il Pride non serve a niente, che non serve manifestare, invece le parate servono, i Pride servono, oggi più che mai… è da quando ho 14 anni che la gente continua ad avere la libertà di insultarmi ed urlarmi per strada”

Qualche giorno prima del Pride, Gay.it aveva pubblicato un’intervista al comitato organizzatore del Pavia Pride. Davide Podavini del Coming Aut Pavia aveva spiegato come la politica locale sia distante dalle rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ locale. Qui l’intervista.

(gf)

 

immagine di copertina: Luca e Nicolas (foto instagram)

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