Continuano a far rumore le parole di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia che dopo l’incoronazione come Miss Olanda di Rikkie Valerie Kollé, prima storica donna trans a vincere il concorso nazionale, ha ribadito il suo no alle donne trans, perché è il regolamento a vietarle. Da sempre.
“Trovo fuori dal tempo che si escluda dalla partecipazione a Miss Italia una persona transgender che ha ultimato la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti“, ha replicato Vladimir Luxuria, interpellata da Adnkronos.
“Perché, se uno ha compiuto la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti, deve presentare il certificato di nascita? Bisognerebbe semplicemente farle un provino, come accade con tutte le altre concorrenti”.
L’ex parlamentare ha poi confidato un aneddoto legato proprio a Patrizia Mirigliani, che la invitò a fare da giurata al concorso:
“L’ho sentita dopo l’elezione di Miss Olanda e in quell’occasione le ho rinnovato l’auspicio che le feci quando, anni fa, mi chiese di essere giurato a Miss Italia e le feci notare che accettava un giurato transgender ma non una concorrente”. “Mi ha detto che ormai era tardi per inserire nuovi concorrenti, ed ha espresso la paura che potesse diventare come il caso di Denny Mendez, che quando vinse a suo tempo si disse che aveva vinto per il colore della pelle. Ma in realtà, Denny ha vinto perché e solare e bellissima”. “Io penso sia ormai veramente fuori dal tempo escludere delle donne in tutto e per tutto dal concorso. Poi certo, per chi non ha ultimato la transizione ci sono dei concorsi appositi, ma qui è differente. È ormai scaduto il tempo per non includere le persone che hanno cambiato sesso a Miss Italia”.
Nel dubbio il concorso nato nel lontano 1946 non ha ancora trovato neanche un canale televisivo che sia disposto a mandare in diretta la serata finale, da 3 anni relegata su Internet. Un tracollo di interesse nei confronto di un “evento” quanto mai anacronistico, ancora legato ad un’immagine datata di una donna che sogna la pace nel mondo dopo aver sfilato in bikini con un numeretto appuntato sul petto.
Grazie a Rikkie Valerie Kollé la patron Patrizia Mirigliani si è magicamente ritrovata sui giornali dopo anni di assoluto disinteresse. E ha comunque scelto di rimanere ancorata ad un regolamento del lontanissimo 1946, come ribadito ancora oggi a LaRepubblica:
“Sul tema delle partecipanti transgender a Miss Olanda ho espresso un’osservazione che è stata presa male. Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle persone transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo”.
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