Il 28 giugno di 43 anni fa in un bar del Greenwich Village di New York, lo Stonewall Inn, inizia la rivolta che oggi viene considerata la nascita del movimento lgbtqi inetrnazionale. Quella notte la polizia fece irruzione nel bar frequentato da gay e transgender. Non era certo il primo raid, ma fu la prima volta che i clienti del bar, stanchi degli abusi che erano costretti a subire dalla polizia, decisero di ribellarsi. Secondo molti, a fare scattare la molla proprio quella sera, fu il fatto che i tempi erano ormai maturi per dare corpo al movimento lgbtqi. Gli Usa erano stati attraversati dal movimento che si opponeva alla guerra in Vietnam, gli afroamericani avevano alzato al testa e reclamavano diritti di cittadinaza e uguaglianza. Insomma c’era il fermento giusto perché anche la minoranza omosessuale esplodesse ottenendo, per la prima volta visibilità pubblica.
Secondo altri, e soprattutto secondo la tesi adottata dal noto film "Stonewall", quando la polizia fece irruzione nel bar, trovò una situazione emotiva diversa dal solito, perché la maggior parte dei presenti avevano partecipato, il giorno prima ai funerali di Judy Garland, riconosciuta icona gay, alle cui esequie parteciparono 22 mila persone.
Le cronache vogliono che fu una trans, Sylvia Rivera a dare il via e guidare la rivolta. All’ennesima provocazione di un poliziotto, infatti, Sylvia prese una bottiglia e gliela scagliò contro. Da quel momento, al grido di "gay power" la Chritopher Street e il Village tutto divennero teatro di quelli che diventeranno famosi come "I moti di Stonewall".
E’ per questa ricorrenza che giugno viene considerato il mese dell’orgoglio gay e che proprio a giugno si concentrano la maggior parte dei Pride di tutto il mondo. Il 28 giugno, però, viene spesso ricordato con iniziative dedicate proprio all’anniversario. Il canale televisivo Iris, ad esempio, ha scelto di celebrare l’anniversario con due film che andranno in onda oggi in prima e seconda serata. Si tratta di "Prima che sia notte" e "Una casa alla fine del mondo".
Come ormai da tradizione, invece, il Comune di Pisa lancia la campagna "Omofobia Vituperio delle Genti" che prevede l’alzabandiera con la bandiera Rainbow su Ponte di Mezzo, il ponte principale dlela città dove disolito viene issata la bandiera pisana e quella italiana.
L’iniziativa, battezzata "Pisa città dei Diritti" sarà preceduta, alle 10.30, da un incontro presso la sala regia di Palazzo Gambacorti in cui sarà presentato il Toscana Pride, in programma a Viareggio il 7 luglio prossimo, e al quale interverranno il sindaco, Marco Filippeschi, l’assessora alle Pari Opportunità Marilù Chiofalo, il presidente di Arcigay Pride! Pisa Giacomo Guccinelli, la presidente di Arcilesbica Pisa Carlotta Monti, il presidente di Agedo Toscana Marco Buzzetti e Regina Satariano, presidente Associazione Consultorio Transgenere. Coordina il dibattito Alessio de Giorgi, direttore di Gay.it
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