Il 16 settembre del 1959 usciva nei cinema d’Italia uno dei capolavori del cinema, A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, da decenni considerato tra le migliori commedie americane di sempre.
Vincitore di un Oscar (per i costumi) e tre Golden Globe, tra cui quello per la migliore attrice in un film commedia o musicale a Marilyn Monroe e miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, il film sbancò anche le sale del Bel Paese, diventando il secondo film per incassi della stagione cinematografica 1959/60 dietro La dolce vita di Federico Fellini e La grande guerra di Mario Monicelli.
Leggendaria la trama. Dopo aver assistito al massacro della notte di San Valentino, due jazzisti di Chicago, inseguiti da gangster, si vedono costretti a travestirsi da donna e ad unirsi a un’orchestrina femminile diretta a Miami.
«Well, nobody’s perfect» (Beh, nessuno è perfetto), epocale battuta che chiude la pellicola, è stata inserita nel 2005 al quarantottesimo posto della classifica delle migliori cento battute del cinema statunitense. Indimenticabili le difficoltà di Marilyn Monroe nell’imparare per intero le battute esatte. L’attrice impiegò 47 ciak per dire “It’s me, Sugar” e ben 30 per dire “Where’s the bourbon?”, tanto da costringere gli autori ad utilizzare lavagnette per ogni scena. Leggenda narra, poi, che il rapporto con Tony Curtis fu assai complicato, ma l’attore ha poi smentito quella famosa e chiacchierata dichiarazione in cui si credeva avesse paragonato il casto bacio con la Monroe ad un bacio con Hitler.
Un film en-travesti travolgente ed esilarante, quello scritto e diretto da Billy Wilder, che di fatto aprì le porte di Hollywood ad una sottotrama chiaramente gay, con il miliardario Osgood Fielding II che noncurante della vera natura Daphne, alias Jerry, fa spallucce e cede ad uno dei più divertenti dialoghi della storia del cinema.
“Ho telefonato a mammà, ti darà il suo vestito da sposa”.
“Ma non posso sposarmi con un abito di tua madre, io e lei non siamo fatte allo stesso modo”. “In primo luogo non sono una bionda naturale”.
“Non mi importa”.
“E fumo come un turco.
“Non mi interessa”.
“Ho un passato burrascoso, ho vissuto con un sassofonista”.
“Ti perdono”.
“Non potrò mai avere bambini”.
“Ne adotteremo un po'”.
“Ma non capisci proprio, Osmond, sono un uomo!”.
“Bè, nessuno è perfetto”.