Gli Stati Uniti d’America piangono la morte di una donna che ha scritto indelebili pagine di Storia, Ruth Bader Ginsburg, deceduta all’età di 87 anni. Nominata giudice della Corte Suprema da Bill Clinton nel 1993, Ruth ha perso la battaglia contro un cancro metastatico al pancreas. La Ginsburg è stata una delle 4 donne giudici della Storia d’America, su 114 in totale. Il 96.5% erano e sono uomini. Tra le prime nove donne a iscriversi a giurisprudenza ad Harvard, ha passato un’intera esistenza a lottare per i diritti delle donne e delle persone LGBT.
Tramutata in icona pop nell’ultimo decennio, con il suo volto raffigurato su spille, t-shirt, poster e con un biopic sulla sua vita e un documentario usciti al cinema nel 2018, la Ginsburg è stata probabilmente decisiva nella storica decisione presa dalla Corte nel 2015, quando la Corte Suprema Usa dichiarò legale il matrimonio egualitario in tutti gli Stati Uniti d’America. Ancor prima della sentenza, Ruth celebrò dei matrimoni gay, scatenando l’ira dei conservatori, che la vedevano come una rivoluzionaria radicale. Dissensi celebri che le valsero il soprannome di “Notorious RBG”. Quando nel 2018 la Corte Suprema diede ragione ad un pasticciere che si rifiutò di servire uan coppia dello stesso sesso, Ruth non ebbe timore ad esplicitare pubblicamente il proprio dissenso.
Sono fortemente in disaccordo con la conclusione della Corte secondo cui la coppia gay composta da Craig e Mullins dovrebbe perdere questo caso. Il pasticciere Phillips si è rifiutato di fare una torta che aveva trovato offensiva, laddove l’offesa del prodotto era determinata unicamente dall’identità del cliente che lo richiedeva. Quando una coppia contatta un pasticciere per una torta nuziale, il prodotto che sta cercando è una torta che celebri il loro matrimonio – non una torta che celebri matrimoni eterosessuali o matrimoni dello stesso sesso – e questo è il servizio che a Craig e Mullins è stato negato”.
Dal 1972 al 1980 Ruth insegnò alla Columbia University, prima donna con la cattedra e co-autrice del primo libro scolastico di legge sulla discriminazione sessuale, per poi patrocinare diverse cause legali a favore dei diritti di genere. La sua morte scatenerà ora una vera battaglia politica, perché la Ginsburg andrà sostituita (i giudici della Corte Suprema rimangono giudici della Corte Suprema fino alla loro morte, è un ‘lavoro’ a vita). Ruth aveva chiesto che in caso di suo decesso la nuova nomina arrivasse solo dopo le elezioni presidenziali di novembre, ma è difficile immaginare che Donald Trump possa farsi sfuggire una simile occasione. Con un altro giudice conservatore la Corte arriverebbe a quota sei giudici conservatori, su un totale di nove. Una schiacciante maggioranza che potrebbe influenzare il futuro sociale e politico d’America per i decenni a venire.
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