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Adozioni gay? Secondo Giovanardi sono una nuova forma di schiavitù

Questa la tesi in manifesti affissi a Modena dal suo gruppo. La reazione di Arcigay.

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Adozioni gay? Secondo Giovanardi sono una nuova forma di schiavitù - manifesti giovanardi modena base - Gay.it

Il manifesto apparso ieri a Modena si commenta da solo. L’immagine è quella della tratta degli schiavi. Il testo esplicito: “I bambini non si comprano, i bambini non si vendono. No a nuove forme di schiavitù. No al matrimonio gay”. La firma non poteva che essere una sola: quella del gruppo “Area Popolare” in Consiglio Comunale a Modena che fa riferimento all’immancabile Senatore Carlo Giovanardi (quello che su questi temi e sulla nostra pelle si sta costruendo una sua carriera politica, insomma).

Immediata la reazione di Arcigay Nazionale ai manifesti del gruppo di Giovanardi. “Manifesti come quelli affissi dai consiglieri comunali di Modena sono ormai ricorrenti in tutto il paese, a firma delle diverse compagini che danno corpo ai nuovi fascismi”, dichiara Gabriele Piazzoni, da poco eletto nuovo segretario nazionale di Arcigay. Ed ancora: “Quei manifesti non si limitano a esprimere un’opposizione al matrimonio tra persone dello stesso sesso ma addirittura alludono all’omogenitorialità come a una compravendita di bambini, paragonandola a una nuova schiavitù. Questo è grave e inaccettabile, perché lede profondamente la rispettabilità delle famiglie omogenitoriali, in cui i bambini sono amati esattamente come accade in tutte le altre famiglie. Avvilisce prendere atto che in Italia ci si finge liberali negando alle persone omosessuali il diritto al matrimonio ma nel contempo lasciando carta bianca ai predicatori d’odio, che possono diffondere le loro campagne negli spazi di pubblica affissione, con l’autorizzazione dell’amministrazione comunale. La cultura liberale è un’altra cosa e lo dimostrano la quasi totalità dei Paesi europei, in cui gay e lesbiche possono sposarsi e le incitazioni all’odio sono sanzionate per legge. Di questo paradosso portano la responsabilità Parlamento e Governo che su questi temi tengono il Paese in stallo“.

Immediata e durissima contro i manifesti di Carlo Giovanardi la presa di posizione del Partito Democratico attraverso una indignata dichiarazione di Giuditta Pini , deputata del Partito Democratico: “I manifesti affissi oggi nel Comune di Modena firmati dal gruppo consiliare di Area Popolare sono qualificabili con un solo aggettivo: ignobili. Si tratta di manifesti che tendono a seminare l’odio, a favorire la disinformazione al solo fine di cercare una visibilità mediatica del tutto inutile. Da una forza politica come Area popolare non ci si poteva aspettare davvero tutto ciò e penso che il gruppo comunale dovrebbe senza indugio chiedere scusa per un tale atteggiamento. Viviamo in una fase davvero difficile, piena di tensioni in cui è davvero poco utile suscitare paure che non hanno ragione di esistere. Bisognerebbe contribuire ad una discussione serena che non fomenti l’odio e l’integralismo. Questo manifesto va in direzione esattamente opposta. Colgo l’occasione per ribadire l’impegno formale del Partito democratico per arrivare al più presto al traguardo dell’approvazione della legge sulle unioni civili.”

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