Riconosciuto il figlio a una coppia lesbica, l’atto è stato firmato direttamente dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto.
Anche Agrigento si aggiunge alla lista delle città che riconosce i figli delle coppie omogenitoriali. Il sindaco della città siciliana è intervenuto personalmente sulla questione, firmando l’atto di riconoscimento all’Ufficio Anagrafe. Il responsabile dello sportello si era rifiutato di procedere al riconoscimento, firmando l’Atto.
“Ora è accolto [il bambino, ndr] da tutta la città e Agrigento si adegua all’orientamento già seguito da alcuni anni da altre città italiane, in cui i diritti della persona sono difesi con fermezza e, quando necessario, anche con atti di coraggio” ha spiegato il sindaco Firetto. Così facendo ha ribadito la posizione del Comune di fronte al riconoscimento di un figlio da parte di una coppia LGBT+, nonostante il primo rifiuto da parte del dipendente comunale, per il quale però il sindaco rispetta la sensibilità.
Applicata la legge n. 40 del 2004
La coppia formata da due ragazze lesbiche ha avuto il bambino tramite la PMA, ovvero la procreazione medicalmente assistita. Questo significa che una delle due donne ha partorito il proprio bambino, regalando un fratellino al primo figlio della coppia. Tale pratica è concessa dalla legge italiana e prevede che i figli siano considerati legittimi e devono essere quindi riconosciuti per la coppia. Il testo, inoltre, non specifica che la coppia deve necessariamente essere eterosessuale, aprendo quindi la strada anche alle famiglie arcobaleno.
Una presa di posizione, quindi, che ha solo rispettato la legge, riconoscendo un figlio legittimo. La decisione di firmare l’atto è stato anche condiviso da tutta la giunta comunale, dimostrandosi aperta a tutte le tipologie di coppie.
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