Come un Mario Adinolfi qualsiasi, o un potenziale Matteo Salvini. 70 anni, Alberto Salerno è un paroliere nonché produttore discografico molto importante, noto per aver scritto pezzi celebri come Io vagabondo, incisa dai Nomadi, Terra promessa di Eros Ramazzotti, Lei verrà di Mango, Donne di Zucchero Fornaciari, Dopo la tempesta di Marcella Bella, Per dire di no di Alexia, Io nascerò di Loretta Goggi e decine e decine di altri brani.
Marito di Mara Maionchi dal lontano 1976, Salerno si è oggi pubblicamente domandato su Facebook: “Ma com’è che su Rai Uno ci sono un sacco di gay? Che è cambiato qualcosa?”, con annesse faccine sorridenti. Cosa ci sia da ridere, non è chiaro. “Che strano sto post“, ha risposto Rossana Casale. “Non è strano basta che guardi Rai Uno”, ha continuato Salerno. “Che strano e che triste”, ha continuato un utente. “Triste perché? Perché vi si tocca dentro? Non si può più manco parlare? Osare dire una cosina?”, ha acidamente risposto Salerno, che dovrebbe a questo punto dirci quali sarebbero questi gay che spadroneggiano su Rai 1. Tolto Pierluigi Diaco, omosessuale dichiarato nonché conduttore di Io e Te, non ce ne sono altri. A meno che non si voglia cedere alla spiacevole pratica dell’outing. E anche se ce ne fossero, non si capisce quale sarebbe il problema. “E poi dicono che la lobby gay non esiste, a me pare più una bella congrega“, ha continuato Salerno nel replicare ai tanti commenti piovuti sul suo post social. E a chi gli ha fatto notare che i gay ci son sempre stati nel mondo dello spettacolo, questa è stata la risposta: “immagino di sì anche se erano molto più nascosti e meno di potere“.
Mara Maionchi, moglie del signor Salerno da sempre molto vicina alla comunità LGBT, ha così replicato allo sproloquio del marito: “Ma cosa cazzo dici, ti tolgo i social!”. Probabilmente non c’è davvero altro da dire.
La visibilità è la prima arma dei gay. Si è visibili se si fa coming out. Ecco perchè tutti gli omofobi, compresi gli omosessuali omofobi, non perdono occasione per critica la visibilità degli omosessuali (basta che se ne stanno a casa loro ma di fronte ai bambini non si tengano per mano, il pride è inutile perchè non serve sbandierare ai 4 venti come scopi, non c’è bisogno che fai coming out perchè a nessuno interessa con chi fai sesso etc). Tutto un ampio elenco di affermazioni che hanno in comune il rifiuto della visibilità, perchè se qualcosa non si vede, si può far finta che non esista.
Tra l’altro, dopo aver dato per scontato che io fossi gay (e il punto chiaramente non è questo) contestualmente mi ha rimosso dagli amici.
Credo che poi abbia cancellato tutto il post, però.
Alessio