Girovavo del calcio italiano, con 12 trasferimenti negli ultimi 16 anni, Alessandro Matri, 33 anni e un volto da passerelle, è tornato a segnare nel fine settimana, contribuendo alla vittoria per 2-1 del suo Sassuolo sul campo del fanalino di coda Benevento.
Il secondo goal in questo campionato per l’ex attaccante di Milan, Cagliari, Juventus, Genoa Lazio e Fiorentina, da due anni in Emilia dopo l’infelice parentesi capitolina. Mitra Matri, questo il suo soprannome, è da sempre considerato uno dei calciatori esteticamente più belli del calcio internazionale. Fisico atletico, lineamenti da modello, sorriso smagliante da spot del dentifricio, capello impomatato e nessun tatuaggio visibile per Alessandro, star dei social con quasi 700.000 follower Instagram e divo del gossip nazionale grazie alla storia d’amore con Federica Nargi. Matri e l’ex velina di Striscia la notizia fanno coppia da 8 lunghi anni, con la figlia Sofia nata il 26 settembre del 2016 e un matrimonio ormai alle porte.
Esploso 10 anni fa a Cagliari, Alessandro ha fallito la successiva occasione chiamata Juventus, per poi iniziare a girare per la Serie A con la valigia sempre in mano. Centravanti classico, forte di testa e abile nel pressing a tutto campo, Matri non ha mai sfondato con maglia della Nazionale, giocando sette partite e segnando un’unica rete, all’esordio nel lontano 2011.
Prestato in lungo e in largo e con contratti spesso milionari, l’attaccante è approdato in via definitiva al Sassuolo nel 2016, mettendo a segno 8 goal in 31 partite al debutto con la maglia neroverde. Perso Eusebio Di Francesco, tecnico andato ad allenare la Roma, la squadra del patron Giorgio Squinzi si è inaspettatamente ritrovata invischiata nella lotta salvezza, con Alessandro fino ad oggi il più delle volte assente dal tabellino marcatori. Il tap-in a porta vuota messo a segno a Benevento potrebbe averlo finalmente sbloccato, nell’attesa che il diretto interessato si ritiri per cedere a lusinghe televisive che quasi certamente, tra proposte da reality e contratti da opinionista sportivo, saranno più volte arrivate a destinazione. D’altronde con un fisico e un volto così, oggettivamente parlando, sarebbe uno spreco non provare a fare altro dopo aver dato per 20 anni calci ad un pallone.