Salve. La domanda è sull’ansia da prestazione. Il mio compagno, che ha 8 anni più di me, ha cominciato la sua vita gay da poco (io sono la sua prima relazione seria), ho sempre fatto molta fatica a ottenere da lui collaborazione nel sesso, cioè non riesce (o non vuole, ancora non so…) ad essere passivo; risultato: dopo oltre 4 anni di relazione, le rare volte che si concede a me prende l’ansia e spesso in effetti faccio “cilecca”, e questo mi provoca frustrazione e risentimento verso di lui, e alimenta una sorta di circolo chiuso per cui a tutt’oggi io non ho più rapporti attivi.
Inoltre la mia sessualità è molto influenzata anche dallo stress della vita quotidiana, mi distraggo facilmente e in questi casi perdo l’erezione.
In conclusione la domanda é: c’è un modo per separare nettamente il sesso dalle complicazioni della vita e dal cattivo andamento della relazione nel suo complesso?
Grazie per l’attenzione.
Ale
Caro Ale,
non so se sia corretta la definizione di “ansia da prestazione”. Forse il problema è nel fatto che il tuo partner non ne vuol sapere di essere passivo e, d’altra parte, non c’è un modo per convincere qualcuno ad assumere questo ruolo se non lo sente come suo. Suppongo perciò che quando lui si concede lo faccia comunque controvoglia e con poca partecipazione e questo può spiegare il perché dei tuoi fallimenti. Inoltre la presenza di “pensieri intrusivi” (gli impegni di lavoro, le bollette da pagare, ecc) durante i rapporti aggravano la vostra situazione.
Mi chiedi come si può separare il sesso dallo stress della vita quotidiana. In effetti questa separazione si ha solo quando si fa sesso con un estraneo o, addirittura, con un fantasma come succede in una dark; ma questo non può accadere quando si ha a che fare con il proprio partner. In una relazione di coppia, al contrario, il sesso è un linguaggio del corpo che esprime tutto il nostro amore e tutto il nostro desiderio per quella determinata persona.
Mi sembra che il problema vero tra voi è “il cattivo andamento della relazione nel suo complesso” ed i problemi sessuali che avete sono dunque la conseguenza (non la causa) di questo stato di cose. Sarebbe forse opportuno che per un periodo smetteste completamente di fare sesso (ciò serve, se non altro, ad interrompere il circolo vizioso e dunque la frustrazione ed il risentimento) e vi concentraste invece sulla qualità della vostra relazione. Dopo aver definito meglio cosa volete fare del vostro rapporto di coppia si potrebbe riprendere una dimensione di fisicità tra voi che non necessariamente passi attraverso i rapporti penetrativi, esistono infatti le carezze, le coccole, la riscoperta del corpo dell’altro, ecc. Forse una vacanza insieme lontani dagli impegni quotidiani vi darebbe il tempo per parlarvi e per ritrovarvi.
Potrebbe essere di aiuto anche una consulenza di un Sessuologo che dovreste consultare però senza perdere altro tempo perché 4 anni sono già molti e si rischia di cristallizzarsi in una modalità di relazione malsana per entrambi.
Ciao!
dr. Francesco Allegrini
di Francesco Allegrini
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