Uno studio ha preso in esame la salute fisica e mentale delle persone omosessuali e lesbiche sopra i 50 anni. Rispetto ai coetanei eterosessuali, la ricerca condotta dal Centro Internazionale di Longevità ha segnalato che gli anziani LGBT possono avere dei problemi legati alla loro salute. Anche a causa dell’uso eccessivo di alcol e droghe.
Per non fare coming out da soli e per il timore di essere discriminati o trattati in modo diverso in quanto omosessuali, queste persone avrebbero deciso di non curarsi, evitando di rendere noti alcuni aspetti della loro salute, magari legati a dei rapporti sessuali. Brian Beach, l’autore del rapporto, spiega che anche questi due fattori sono responsabili per le attuali condizioni di salute degli anziani LGBT. Parlando più in generale, queste persone hanno pagato caro la chiusura mentale della società verso la comunità, mettendo a rischio la propria vita. Si deve tenere anche in considerazione che si parla degli Anni ’60 e decenni precedenti.
Abuso di alcol e droga tra gli anziani LGBT
Lo studio ha mostrato in particolar modo che gli anziani gay sono anche più propensi a utilizzare droghe e alcol, anche in modo eccessivo, per sopportare uno stile di vita che non li soddisfa completamente. Si differenziano però i comportamenti in base al genere e alla sua identità: le donne lesbiche, bisessuali e transgender mostrano più problemi di salute mentale. Questi sono causati anche dal fatto di vivere in zone rurali, dove la mentalità potrebbe essere meno aperta rispetto alle grandi città. Gli uomini gay e bisex invece hanno affrontato l’epoca peggiore dell’HIV, e aver contratto il virus ha portato una difficoltà nel trovare un partner e amici. In definitiva, sono costretti a vivere da soli.
Altro problema è la poca formazione del personale nelle strutture per anziani, che non conosce l’orientamento, o lo tratta in modo diverso in quanto omosessuale. Altri studi avevano già confermato che gli anziani LGBT non solo vivono per lo più da soli, ma ricevono uno scarso aiuto da parte della famiglia e sono costretti quindi a ricorrere a forme di aiuto da parte delle associazioni.
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