Un consigliere di Arezzo è stato preso di mira sul web per aver semplicemente fatto il suo dovere. E non è la prima volta.
Una normalissima fotografia, scattata subito dopo la cerimonia insieme alla coppia gay unitasi civilmente e postata sul web, ha scatenato i primi insulti. Non è una novità per Angelo Rossi, consigliere comunale (gruppo misto) ad Arezzo. Lui non si scompone: cancella e banna i mittenti.
“Non è la prima volta che mi succede e non sarà nemmeno l’ultima”, dice. Da quando ha accettato di celebrare unioni omosessuali, non è stato risparmiato dai commentatori omofobi che in quest’ultimo caso non si sono nascosti dietro uno pseudonimo: hanno un nome e un cognome.
Tra i commenti offensivi alla foto che auguravano felicità agli sposi, ne spiccavano due: primo diceva: “Vergognati” e l’altro “Che pena” ai quali seguivano commenti di risposte. “Prendo atto che esistono anche queste persone”, dice Angelo Rossi. “Quasi non ci faccio più caso. Ormai è diventata un’abitudine (brutta) che ogni volta che posto una foto dopo un’unione gay, ci siano commenti omofobi”.
Ma il consigliere di fronte alle provocazioni e alle offese, si dichiara pronto a continuare con le celebrazioni: “Non mi interessa quello che possono pensare gli altri. Ciò che mi possono scrivere. Io continuerò a celebrare le unioni gay. Se dò noia a qualcuno, pazienza”.
Fonte: CorrierediArezzo.it
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Resto dell'idea che le (buone ) leggi che favoriscano i diritti di tutti i cittadini , col tempo , cambino anche la Società. Tranne le sacche fisiologiche dei malati di suprematismo , la società civile è sempre propensa ad estendere a tutti gli stessi diritti . Tipico esempio il Sud Africa , dopo la cancellazione dell'"apartheid " , è oggi l'unico Paese del Continente che abbia anche legalizzato il matrimonio paritario.