Mentre a Verona tre ministri dell’attuale Governo Conte ‘istituzionalizzano’ l’omofobia, prendendo parte al medievale Congresso Mondiale delle Famiglie, ad Arezzo l’omofobia quotidiana ha ripreso forza e vigore ai danni di un 35enne.
Alfredo Cardini, aretino da tempo residente a Viareggio cacciato via da un locale dagli addetti alla sicurezza, al grido ‘vai via froc*o di merda’. A denunciare quanto accaduto lo stesso Alfredo, dalle pagine del Corriere di Arezzo.
E la mia unica colpa è stata quella di avere attraversato una delle piste da ballo con un drink in mano. Avevamo deciso di trascorrere la serata in una discoteca insieme ad un gruppo di amici. Tutto è filato liscio fino verso l’1.40, quando insieme ad una mia amica, mentre attraversavamo una delle piste da ballo tenendo in mano un bicchiere con la consumazione, è sopraggiunto un addetto alla sicurezza che ci ha detto che non era permesso sostare in quella zona con il drink in mano. Abbiamo quindi iniziato a prendere l’uscita, ma dopo pochi passi sono stato afferrato con forza al collo da dietro le spalle e scaraventato sul pavimento. Ho cercato di liberarmi dalla presa, ma l’addetto alla sicurezza, lo stesso che mi aveva ripreso verbalmente, mi ha letteralmente trascinato a terra per tutto l’intero spazio della sala fino all’uscita della discoteca.
Ed è qui, dopo l’insensata aggressione, che sono piovute anche le offese omofobe. Alfredo ha ovviamente sporto denuncia per lesioni personali ai carabinieri di Lucca, dopo essersi fatto visitare all’ospedale Vesilia di Lido di Camaiore, con cinque giorni di prognosi.
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Grazie a questo pessimo governo tutti gli omofobi si sentono i padroni dell'Italia!