Li rapinavano drogandoli con del sonnifero. La banda, costitutia da due ragazzi di origine romena e un egiziano e con all’attivo 50 di questi reati, agiva principalmente con i clienti dei locali notturni siti nella Gay Street romana. Ma la polizia sospetta che anche anche Kelly Cullen, 56 anni, di origini americane, trovato morto a Colle Oppio, sia una vittima della stessa banda.
Ieri sono stati tutti arrestati. Per loro l’accusa è di omicidio, rapina, e tentato omicidio per le altre numerose vittime. A,emno una cinquantina secondo gli inquirenti. Il piano per i turisti era semplice: far bere loro una bottiglia di vino nascosta in un vaso da fiori, liquido che però conteneva Benzodiazepine, cioè sonnifero, che faceva perdere i sensi al malcapitato. Dopo avveniva la rapina.
Americani, ma anche inglesi, spagnoli, svizzeri e tedeschi. Ogni turista era un buon bersaglio per la banda della Gay Street perché aveva con sé molti soldi rispetto ai clienti abituali romani. Una dose troppo alta di droga poteva essere fatale, come nel caso di Kelly Cullen che l’ambasciata americana a Roma, nel corso del concerto organizzato insieme alla Gay Help Line al Teatro Nuovo Colosseo per la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ha ricordato con un minuto di silenzio.
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