^f1Si chiama Tecktonik e dilaga ormai in tutta la Francia dove ha cominciato a svilupparsi già nel 2000 dopo una serata al Metrpolis, fino ad allora sconosciuto locale delle banlieu parigine, considerata la data di nascita del fenomeno tecktonik. Ma è negli ultimi anni che questo ballo sta diventando una vera e propria febbre che contagia chiunque vi si avvicini. E’ quello che è successo anche durante gli utlimi Gay Pride di Nantes e Lione, solo per citare quelli in cui era davvero impossibile non accorgersene. Stiamo parlando di un ballo estremamente versatile, che si adatta a ritmi come l’hip hop, la minimal, l’house e per i più scatenati anche all’elettronica e alla techno. Ha mosse che ricordano la break dance e come la break dance e l’hip hop si balla per strada dove imperversano i contest e le gare in cui i ‘tecktonik killer’ e le ‘tecktonik killeuse’ (così si chiamano coloro che amano ballare la tecktonik) si sfidano a suo di vere e proprie scosse che flettono il corpo con un’elasticità che non vedevamo, soprattutto per le strade, dai primi anni ’90. Le mosse più frequenti sono il popping e il locking, mutuate direttamente dall’hip-hop, ma non mancano evidenti richiami alle movenze più simili alla techno.
Ci sono, anche, diversi stili, a seconda della musica scelta: si va da ^rf2hardstyle e jumpstyle, più adatti a ritmi techno e hip-hop, al milkyway che invece richiede movimenti più fluidi su una base musicale minimal e meno incalzante, per finre con la danse electro che, come si intuisce dal nome stesso, si sviluppa su ritmi elettronici.
Il fenomeno in Francia è talmente diffuso che lo scorso 15 settembre si è addirittura svolta la prima Tecktonik Parade a Parigi che è ormai considerato il debutto ufficiale della danza difronte al grande pubblico. IOgni mercoledì pomeriggio, vicino al Centre di Pompidou di Parigi, i ragazzi delle banlieu e i figli della Parigi bene si incontrano e organizzano lezioni di gruppo e piccoli contest.
In Italia la tecktonik, il cui nome nasce dal movimento tettonico delle placche che formano la superficie terrestre a rappresentare l’incontro-scontro delle diverse culture musicali che in questo stile si fondono, è ancora agli albori e il primo evento ufficiale si è svolto a Torino nel settembre 2007, poco dopo la parade parigina. E la moda si diffonde, naturalmente sul web, con video ‘didattici’ e dimostrativi su YouTube, blog a tema e forum di discussioni grazie ai quali la tecktonik sta già attraversando tutta la Penisola fino al profondo sud.
Il look degli amanti del tecktonik è mixato e multiculturale come la danza stessa al punto da essere riconducibile direttamente ai songoli che lo adottano.^f3
Ma Tecktonik è anche un marchio registrato che produce abiti, energy drink e altri prodotti il cui logo, un’aquila stilizzata, e il cui stile attinge dalla cultura cyberpunk, che a sua volta aveva mutuato dal punk creste, capelli rasati a formare disegni particolari e colorati con tonalità sgargianti, sfociando spesso nel gotico nero. Tant’è che, contrariamente agli abbigliamenti tipicamente hip-hop, la linea d’abbigliamento è composta da maglie e pantaloni molto attillati (come quelli che i punk e successivamente chi si rifaceva alla cultura cyberpunk portava infilati dentro gli anfibi), mentre le scarpe possono rifarsi ai modelli alti da basket o alle sneakers. Il trucco, come i capelli, non passa certo inosservato.
Insomma, esattamente come succede durante i Pride in cui la fanno da padroni colori sgargianti e make-up tanto curati quanto vistosi. Sarà questo il filo conduttore che ha portato questa moda dentro le manifestazioni gaye francesi? E chissà che non ne vedremo qualche sempio anche al prossimo Pride italiano che si terrà a Bologna, storicamente fucina di nuovi fenomeni e influenze culturali.
E se non vi è mai capitato di imbattervi in un tecktonik killer o in un atecktonik killeuse, guardate questo video e giudicate voi stessi.
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