Un’incursione a tinte arcobaleno quella ideata da Alexander Donskoy, ex sindaco della città russa Arkhangelsk e oggi artista di talento. Dichiaratosi pubblicamente omosessuale nel 2017, si era anche candidato alle elezioni presidenziali in Russia nel 2007, ma è stato arrestato prima di convalidare la sua candidatura.
Qualche giorno fa, ha voluto lanciare un messaggio alla politica omofoba della Russia e al suo presidente, Vladimir Putin, appendendo una bandiera LGBT a decine di palloncini gonfiati ad elio. La bandiera, partita da piazza Manezhnaya, ha poi raggiunto proprio il Cremlino.
Un messaggio per dire basta all’omofobia in Russia
Donskoy ha spiegato a Novaya Gazeta che il gesto era un messaggio per dire basta alla vergognosa legge anti – propaganda LGBT approvata dalla Russia nel 2013, ma anche per denunciare l’attacco del presidente russo alle ambasciate che nel mese del pride hanno voluto dimostrare il loro supporto esponendo una bandiera arcobaleno fuori dalle loro sedi.
“L’incursione aerea” sulla piazza del Cremlino è avvenuta sabato sera, e il primo giornale russo a farne notizia è stato Moscow Times, che ha riportato anche il video del volo che la bandiera ha eseguito fino al palazzo del presidente.
Come testimoni i video diffusi, il vento ha poi dato “una mano” alla bandiera volante, che poco pochi secondi si è scontrata proprio sulla ponta più alta del Cremlino. Attaccato alla bandiera, c’era anche un altro cartello bianco, dove l’artista rivendicava la sua originale opera.
ЛГБТ активисты запустили шарики с радужным флагом над Красной площадью. Видео: Twitter | @t1f pic.twitter.com/xuibIK0Dbj
— МБХ Медиа (@MBKhMedia) August 15, 2020
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