Se l’anno scorso qualcuno parlava di flop unioni civili, ora si deve ricredere: nell’ultimo anno sono cresciute del 149,5%.
Due anni di sì, due anni d’amore. L’11 maggio 2016 il Parlamento italiano finalmente dava il via libera alle unioni civili, il primo riconoscimento delle coppie omosessuali nella legge italiana a firma della senatrice dem Monica Cirinnà.
Le coppie italiane dovettero aspettare poi il 29 luglio, con l’entrata in vigore del decreto ponte, per celebrare le prime unioni.
Un traguardo sperato per anni, preteso davanti alla ritrosia dei partiti, criticato per la sue manchevolezze, ma che due anni dopo racconta una nuova Italia: sono 6073 le coppie unite civilmente in tutta Italia secondo il ministero dell’Interno.
Il primato dell’amore rainbow spetta alle grandi città, con Roma, Milano e Torino al vertice: sono rispettivamente 845, 799 e 378 le unioni civili celebrate. Maglia nera invece a Crotone, con zero celebrazioni. Quello che emerge tuttavia guardando le disparità tra aree della stessa regione è il peso della visibilità e delle organizzazioni LGBT presenti sul territorio: laddove la presenza è forte aumentano anche le unioni civili.
Ecco invece l’elenco provincia per provincia delle unioni civili:
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