L’Università Sapienza di Roma, denunciano Gay Center e Azione Trans, ha bocciato la proposta di introdurre un libretto per le persone trans che sono già andate incontro ad un cambiamento d’aspetto.
Un libretto che avrebbe consentito loro di essere identificati con il nuovo nome durante l’appello o gli esami universitari. La proposta, promossa da Gay Center, Azione Trans e dalle associazioni di studenti, è stata bocciata dal Senato Accademico, rimandandola a settembre con la conseguenza che almeno per un altro anno le persone trans continueranno ad essere discriminate. Duri Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center, e Richard Bourelly di Azione Trans.
“È intollerabile che in un’aula con centinaia di studenti, durante l’appello o un esame uno studente che tutti pensano che sia uomo venga chiamato con il nome di donna o viceversa. Per questo, già in molti atenei italiani è stato reso disponibile tale libretto, ad esempio presso l’Università di Tor vergata di Roma e nelle università di Catania, Torino, Milano, Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli, Urbino, Trento, Pavia, Siena, Caserta. Sapienza, il maggiore ateneo d’Europa, resta purtroppo il fanalino di coda“.
“Chiediamo al Rettore della Sapienza – continuano Marrazzo e Bourelly – che aveva dato la sua disponibilità alla realizzazione del libretto per le persone Trans, di chiarirci a cosa sia dovuta la bocciatura di tale proposta, dato che hanno atteso tre anni per risolvere i relativi problemi burocratici. Se il motivo è che questi problemi ancora persistono, chiediamo che si lavori rapidamente per risolverli e che il provvedimento venga ripresentato entro luglio al Senato accademico per l’approvazione, partendo dal testo base già approvato in 32 università in Italia. Chiediamo inoltre di essere presenti alla seduta, come testimoni delle tante persone trans che ogni anno denunciano abbandono l’università per mancanza di tutele al numero verde Gay Help Line 800 713 713. La burocrazia viene spesso utilizzata come strumento per discriminare le persone lesbiche, gay e trans e quindi, a supporto degli studenti trans invitiamo docenti e studenti della Sapienza, e tutti i cittadini a venire a Ostia sabato 14 luglio per partecipare al Lazio Pride”.
Da parte del Magnifico Rettore, per ora, nessuna replica. Nel maggio scorso la Sapienza ha accolto il suo primo storico Pride, ma non senza problemi di tipo organizzativo, con tanto di cancellazione all’ultimo minuto del party conclusivo.
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