La diffusione del sesso orale sarebbe una della cause dell’aumento dei casi di tumore alla bocca e alla gola. A sostenerlo è uno studio pubblicato dal Journal of Clincal Oncology frutto di una ricerca svolta nella Ohio State University guidata dalla dottoressa Maura Gillison.
Secondo i dati riportati dall’importante rivista medica, nell’arco di circa dieci anni le diagnosi di cancro orale legate al virus HPV sarebbero triplicate e questo sarebbe dovuto al cambiamento dei costumi sessuali ovvero ad una maggiore diffusione del sesso orale. L’HPV, infatti, è notoriamente un virus che si trasmette per via sessuale e che può causare conseguenze di varia gravità, dalle verruche a tumori all’ano e alla cervice, in caso di rapporti con penetrazione.
Se invece la trasmissione avviene con il sesso orale, le conseguenze del contagio si localizzano in bocca o nella gola.
Lo studio è stato eseguito sui campioni di tessuto canceroso prelevati nell’arco di vent’anni da 270 pazienti.
I test condotti in laboratorio mostrano che l’aumento del cancro orale è legato all’infezione da HPV e che invece i casi che non sono correlati al virus stanno diminuendo.
La buona notizia, se vogliamo, è che questo genere di cancro è tra quelli che reagiscono meglio ai trattamenti e permette una prognosi migliore di altri tumori.