In Nuova Zelanda l’esposizione del manifesto con il messaggio natalizio a cura della Chiesa di San Matteo è un avvenimento atteso. Figurarsi quando la comunità di Auckland ha visto la versione di quest’anno: Gesù bambino nella mangiatoia come la più classica dell’iconografia biblica ma con un’aureaola rainbow. E poi la scritta "E’ Natale. E’ il momento per Gesù di uscire fuori", che in inglese si dice "come out", lo stesso "coming out" che usa la comunità lgbt col significato di "dichiararsi".
Ci pensa il reverendo Glynn Cardy a spiegare il suo significato: "Non sappiamo quale fosse l’orientamento sessuale di Gesù". E come dargli torto se pensiamo che la parola omosessualità non aveva nemmeno un nome fino al 19esimo secolo e che l’unico riferimento che se ne fa nella Bibbia è frutto di una traduzione non letterale. "Farebbe qualche differenza se sapessimo che lui era gay?", spiega ancora il prete di San Matteo che non è nuovo a simili iniziative.
Lo scorso anno l’immagine ritraeva la vergine Maria con in mano un test di gravidanza. Venne trovato rotto in due parti. Poco importa: le visite al sito della parrocchia aumentarono fino a 30 mila. La foto su Facebook fu condivisa 21 milioni di volte.