Colpo di scena nelle nomine governative. Quando ormai tutto sembrava perduto – una sola lesbica eletta in parlamento, la vittoria della destra, Alemanno sindaco di Roma e la sinistra radicale spazzata via dalle elezioni, ecco arrivare una sorpresa e nientemeno che da Forza Italia. Silvio Berlusconi ha scelto l’ex leader radicale Daniele Capezzone, come portavoce nazionale del partito.
Avvenire, quotidiano dei vescovi, lancia l’allarme: Capezzone viene descritto come «impegnatissimo in una lotta senza quartiere contro la legge 40» e poi si sottolinea: «Il partito azzurro, proprio mentre si avvia a confluire nel PdL, si ritrova a mostrare di colpo un volto (Verdini) e una voce (Capezzone) inediti, inattesi e, su un piano politico-culturale, spiazzanti. Scelte che, anche alla luce delle ultime analisi sui flussi di voto, appaiono ostentatamente diverse e dissonanti rispetto alle convinzioni di tantissimi elettori, soprattutto cattolici, della prima forza del centrodestra. È davvero strano. E, fino a prova contraria, è allarmante».
Capezzone, che ha studiato al Collegio San Giuseppe di Roma ha spesso ripetuto: «Una scuola cattolica da cui sono uscito con il massimo dei voti e con il minimo della fede».
Capezzone, che a soli 28 anni diventa segretario – il più giovane d’Italia – dei Radicali, esce dalla Rosa nel pugno, l’alleanza tra Radicali e Socialisti, dopo uno scontro, l’ennesimo, con il leader storico Marco Pannella. Entrato nel gruppo misto Capezzone lascia anche la presidenza della commissione Attività produttive della Camera.
Dopo aver curato per oltre cinque anni la puntata domenicale della rassegna stampa di Radio radicale, collaborazione alla quale Pannella porrà fine nel 2007, Capezzone si dedica interamente alle apparizioni in video: da conduttore sul piccolo canale satellitare NessunoTV a commentatore satirico con Chiambretti su La7, da opinionista per Rai Due a editorialista per Libero, da speaker ai microfoni di Radio24 a direttore della rivista online LibMagazine.
Il 9 febbraio 2008 decide di aderire al Popolo delle libertà, anche se poi non viene candidato. Ieri la nomina a portavoce nazionale come successore di Paolo Bonaiuti, promosso sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria del nuovo governo Berlusconi.
In un’intervista a Eva3000, Capezzone dichiarò: «Ho avuto rapporti di amicizia e oltre con ragazze e ragazzi» suscitando il commento ironico di Ignazio La Russa, oggi suo compagno di coalizione: «L’ho capito da come mi guardava».