Uscita trionfatrice da Sanremo 2024, pur essendo arrivata 22esima, BigMama, pseudonimo di Marianna Mammone, sta vivendo un momento magico. Tutti la vogliono, tutti la cercano, la ballano e la ascoltano. Dopo aver co-condotto il Concertone del Primo Maggio, e aver parlato all’ONU, Marianna punta ad un’estate da potenziale inedito tormentone e alle librerie. È infatti in uscita Cento Occhi, racconto autobiografico edito da Rizzoli in cui la voce di BigMama incrocia la sua storia personale con i temi al centro del dibattito di oggi. Dal senso di inadeguatezza alla voglia di rivalsa, dalla malattia all’accettazione di sé.
Costretta fin da bambina ad affrontare i giudizi della gente nel paese in provincia di Avellino dove è cresciuta, bersaglio della cattiveria dei suoi coetanei e dell’indifferenza degli adulti, BigMama ha presto fatto i conti con episodi di bullismo feroce, di violenze fisiche e psicologiche. Marianna si è difesa come può, costruendosi una corazza di autoironia e rabbia che le ha permesso di mantenere integre le cose più preziose che possiede: un carattere indistruttibile, la romantica fede nei suoi sogni e nel suo talento. Oggi Marianna è un’artista di talento, una donna che vuole essere l’esempio che non ha avuto, perché nessuno debba mai vergognarsi di quello che è. Una donna che ama un’altra donna, Lodovica Lazzerini, che presto vorrà sposare.
A rivelarlo la stessa BigMama, dalle pagine del Corriere della Sera. Prima di incontrare Lodovica c’erano state solo storielle con donne, e storie d’amore solo con uomini. Poi è cambiato tutto.
“Anche con Lodo era partita con incontri occasionali, ma quando mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei, ho pensato di meritare l’amore di una donna”. “Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio. Appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio“.
Marianna e Lodovica fanno coppia da poco più di due anni, ad una festa. Da allora non si sono più lasciate. Nel corso dell’intervista Marianna ha ricordato il bullismo vissuto sulla propria pelle, le violenze fisiche e psicologiche. Lo stupro a 16 anni, in un bagno pubblico.
“Da allora mi è capitato altre volte che abbiano provato ad abusare di me, ma sono riuscita a non soccombere. L’ultima tre o quattro anni fa, ero ubriaca e uno mi ha caricato sulla sua macchina con la scusa che mi accompagnava a casa. Non è andato fino in fondo ma il giorno dopo ero piena di lividi. Da allora non bevo più“.
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