Senza un riferimento preciso, ma accennando sempre al modello francese, a quello tedesco e a quello inglese, il presidente del Pd Rosy Bindi ha detto di appoggiare le dichiarazioni che il segretario Bersani aveva fatto la sera prima dallo stesso palco, quello della Festa dell’Unità di Roma. Bersani, come ha ripetuto oggi dalle pagine del Corriere della Sera, ha detto che il Pd promuove "le unioni gay nei dintorni della soluzione tedesca".
Ma non è stata una partecipazione indolore, quella di Rosy Bindi alla festa romana. Sulla scia delle polemiche degli ultimi giorni per la mancata votazione all’assemblea nazionale di una mozione a favore ei matirmoni gay, infatti, le contestazioni partono non appena Federico Geremicca le pone proprio la domanda sulle unioni civili, la presidente non è riuscita a mantenere il suo classico à plomb ed ha perso le staffe.
"Se tu ti presenti con il matrimonio gay, con questa Costituzione non passa in questo Paese. Ti tieni la situazione in cui sei adesso", ha detto a chi la contestava. E ancora: "I vescovi che non volevano i ‘Dico’, dicevano che era un matrimonio. Voi non volete le unioni civili e dite che sono un ‘dico’. I vescovi rimpiangono i ‘dico’ e voi rimpiangerete le unioni civili se andate avanti con queste posizioni massimaliste", ha avvertito. "Penso che questi atteggiamenti – ha continuato – non aiutano a fare un passo avanti – ha replicato a chi gridava – questi atteggiamenti, così come hanno contribuito a far apparire lacerata una realtà che lacerata non è, non aiutano fare un passo avanti a quelle minoranze del paese che hanno in virtu’ dell’impegno del Pd tutta la possibilità di veder riconosciuti i loro diritti". "Lo vedete perché non otterrete mai niente in questo Paese?", ha detto Bindi alzando il tono della voce, ma "io ci ho messo la faccia tante volte su questo e continuerò a mettercela". E’ inaccettabile "che venga meno da parte vostra il rispetto per chi ci ha messo la faccia, ben anni addietro, quando mi hanno convocato una piazza contro per avere tentato di dare un riconoscimento giuridico a voi e alle vostre relazioni affettive. Non accetto che si dia un’interpretazione minimale di un passo avanti".
A tentare di smorzare le polemiche arrivano oggi le parole di apprezzamento di Paola Concia per la posizione espressa dalla presidente del suo partito.
”Sono contenta che la presidente Bindi abbia capito che bisognava andare oltre il documento del Comitato Diritti approvato sabato scorso nell’Assemblea Pd, cosi’ come le era stato chiesto, e superarlo in avanti condividendo, quindi, le parole del segretario Bersani che vuole portare il partito ad adottare il modello tedesco – ha dichiarato Anna Paola Concia -. Il modello tedesco, la ‘lebenspartnershaft’, dalla sua approvazione è stata modificata in positivo nel corso degli anni e dei governi Merkel e prevede un istituto giuridico per le coppie omosessuali che riconosce uguali diritti e doveri tra le coppie omosessuali e quelle eterosessuali”. ”Ora si deve andare oltre le polemiche e le, seppur legittime, posizioni diverse per ratificare a settembre, nella prossima Direzione, una posizione chiara e netta del Partito democratico, che abbia il coraggio di salvaguardare il legittimo principio di uguaglianza tra coppie omosessuali ed eterosessuali”.