Cara Costanza Miriano, spegni il PC o imparane l’uso: eviti figuracce

Cara Costanza Miriano, spegni il PC o imparane l'uso: eviti figuracce - google festa papa - Gay.it Blog

google_festa_papa1«Ma questi di Google sono fuori. Per la festa della donna manco una mamma nel doodle, per la festa del babbo solo animali, e uno che cova!!?? Ma un padre che fa il padre, no eh? Che ne so, che procura il cibo, che indica la strada, che porta un figlio sulle spalle, che combatte? Io non credo che sia un caso. Un padre che cova l’uovo, ma siete ridicoli.»

A commentare e biasimare il logo del più famoso motore di ricerca, appositamente modificato per la festa del papà, è l’immancabile Costanza Miriano. Lei, nemica giurata della parità di genere, delle mogli che portano i pantaloni, degli uomini in cucina e, più recentemente, dei pinguini. Per Nostra Signora della Sottomissione le cose sono chiare: l’uomo, a leggere le sue parole, “procura cibo” come un perfetto cavernicolo – ci si chiede se sia contemplato il procacciare viveri anche nei supermercati o se tale mansione sia più specificatamente femminile –, ha lo spessore intellettuale di un divieto di transito, fa da seggiolone ai bambini e, last but not least, è pure guerriero. Una via di mezzo tra He-Man dei dominatori dell’universo, san Cristoforo e Maurizio Gasparri, insomma. Tutto il resto è “gender”.

Non è nuova, per altro, la nostra eroina, a sfoghi del genere. In precedenza, in un’altra sua esternazione sui social si lamentava: «Ma perché tutti gli uomini che ho intorno – marito, figli, colleghi, amici – mi vogliono insegnare a google_festa_papa2capire e far funzionare cose tecnologiche? Navigatori, stampanti, routers, app di ogni tipo…? Non hanno capito che la loro funzione è di fare le cose al posto mio, tipo guidarmi per telefono da casa basandosi sulle mie indicazioni (vedo un albero, un bar, che dici svolto a destra?), stamparmi fogli, far riapparire la schermata di Google quando se ne va?». Insomma, premere un tasto, caricare di carta la stampante e decidere se mettere la freccia quando si è in macchina è operazione talmente difficile da contemplare l’interazione di due cervelli: il suo e quello di un maschio ridotto a navigatore satellitare, con tanto di voce metallica. Di fronte a tali perle qualcuno ha a suo tempo ipotizzato, per la signora in questione, una scarsa propensione per l’intelligenza. Io credo, più semplicemente, che questa cosa dell’asservimento al maschio le sia sfuggita di mano.

Sempre sui social, non pochi utenti hanno fatto notare come Miriano e la sua conventicola diano l’etichetta di “gender” a tutto ciò che sfugge al loro controllo. E per controllare qualcosa devi, innanzi tutto, conoscerla. Quindi se ne deduce che generalizzare ogni cosa non piace ai sentinelloidi e ridurla a fantomatiche ideologie dell’inversione altro non sia che la conseguenza di chi non è abituato alla conoscenza e al ragionamento. In una parola: ignoranza. E ciò è pure comprensibile, quando passi il tempo a leggere in piazza capolavori della letteratura mondiale come Sposati e sii sottomessa o Voglio la mamma.

google_festa_papa3Tornando alla festa del papà e al doodle, Costanza Miriano scomoda le più rodate teorie del complotto – ah, questa benedetta lobby gay quante ne sa! – e pensa che non sia casuale il riferimento al volatile che cova l’uovo, forse pensando che richiami il fumetto sui pinguini gay. Ma Stenosed ci svela su Twitter gli oscuri retroscena per cui anche Google sarebbe stato coinvolto nel processo di omosessualizzazione mondiale e scrive: «È sempre il pinguino maschio che cova l’uovo. Quanto deve essere brutto (e facile) non sapere nulla, Miriano?». Per altro, le sarebbe bastato attendere qualche secondo per vedere un padre che porta il figlio sulle spalle. Costanza, forse, ma pazienza…

E insomma, la fautrice di certo “islamismo de noantri” – islam, in arabo, significa appunto “sottomissione” – non ci fa proprio una bella figura. Non sa usare il computer e lo rivendica come se essere impedite fosse una forma d’orgoglio del mondo femminile, quando forse il problema è di chi ancora non comprende la funzione salvifica del tasto di riavvio. E dimostra di non sapere che la biologia sa stupirci anche nell’assegnazione dei ruoli, per cui – per alcune specie – sono i maschi ad accudire la prole, mentre le femmine vanno a caccia. Ci aspettiamo, a tal punto, letture silenziose contro l’ordine naturale delle cose e Dio stesso il quale, a quanto pare, coi pinguini si è convertito – pure lui – all’ideologia del gender.

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1 commento

  1. Sono etero, sposata felicissimamente, amo fare le torte (e mio marito dice che mi vengono pure bene). Ho però diversi gravi difetti: primo, ho un mio lavoro e una mia personale fonte di reddito; secondo, non sto sottomessa a mio marito né lui vorrebbe mai stare con una donna sottomessa a lui; terzo, i lavori di casa li facciamo entrambi; quarto, non ho mai avuto figli e credo che mai li avrò; quinto, so usare computer-stampante-eccetera senza un aiuto esterno; sesto, se lo sciacquone del mio bagno si blocca lo riparo io perché il mio lui non sa dove mettere le mani; settimo, fra noi due quella che parcheggia meglio sono io.
    Che dite, ho qualche speranza o sono irrecuperabile?

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