Qualcunə lo ricorda come Dj o addirittura door-selector ai Magazzini Generali di Milano. Altri lo conoscono come la mente geniale e il cuore passionale del suo fashion brand che ha sbancato mezzo mondo, ha cambiato molti parametri del fashion system e ha portato sul più alto livello della considerazione moda quel che fino a quel momento non sembrava possibile: lo street-style mescolato alle influenze tribal sudamericane e allo sport. È notizia di oggi che Marcelo Burlon ha lasciato la direzione creativa di Marcelo Burlon County of Milan, il marchio fondato soltanto nel 2012, e che in poco più di un decennio vanta ad oggi un fatturato intorno ai 20 milioni di euro l’anno.
“Semplicemente si è chiuso un ciclo – ha spiegato Marcelo – un’avventura durata 12 anni. Un’esperienza incredibile che mi ha portato a conoscere e collaborare con gente meravigliosa”. La direzione di County of Milan sarà affidata a un team creativo interno di New Guards Group, fondato dallo stesso Burlon insieme a Davide De Giglio e Claudio Antonioli, successivamente venduto al colosso Farfetch.
Nel 2021 Marcelo ha creato la Fondazione Marcelo Burlon, incubatrice e promotrice di eventi e attività culturali volte a dare visibilità e supporto a persone fragili e comunità emarginate. “Quando abbiamo fatto il lancio della Fondazione, le prime operazioni a cui ci siamo dedicati sono servite ad aprire Casa Marcella in Toscana, una casa rifugio per persone trans, e un rifugio per adolescenti omosessuali a Roma, in collaborazione con la Croce Rossa e il Gay Center locale” spiegò nel 2022 Burlon in un’intervista ad OutPump.
Marcelo Burlon fu tra i primi a portare in passerella l’idea di bellezza non conforme, persone di genere non binario, persone transgender e persone comuni. A proposito del suo futuro, Marcelo ha fatto trapelare che vuole sentirsi ancora più libero di quanto non si sia già mai sentito. E quindi godersi il suo orto botanico a Ibizia, la sua casa in Patagonia, passare più tempo con suo marito Bratislav Tasic, con i suoi cani, insomma dedicarsi alla sua famiglia queer, di cui è sempre stato fiero e orgoglioso. Dal punto di vista professionale, Marcelo non si fermerà affatto. Si parla già di un club di Padel di prossima apertura in Patagonia e di un marchio di mezcal selvatico, oltre ad alcune attività su cui ha investito negli ultimi anni, come la piattaforma di abiti vintage e usati Morhpine.Online.
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