Si svolgerà il prossimo 22 maggio a Bratislava il primo Pride slovacco e la cosa non è per niente gradita al Partito Nazionale Slovacco il cui leader Jan Slota ha fatto chiaramente sapere quale sia la sua opinione riguardo a questo evento "socialmente inaccettabile". A riportare la notizia è "La Voce della Slovacchia".
"Dimostreremo qui loro, nelle strade della capitale slovacca, che sono un elemento indesiderabile – ha aggiunto Slota chiamando a raccolta i suoi -. Io personalmente verrò a sputare loro".
Nel tentativo, forse, di non apparire troppo duro, il leader nazionalista ha poi aggiunto: "Io non ho nulla personalmente contro quelle persone malate, affette da omosessualità congenita. Sono solo convinto che non bisognerebbe dar loro troppo spazio. (La mia contrarietà) non ha nulla a che vedere con la morale, la tradizione cristiana o la società basata sulla famiglia. Sono solo fermamente convinto che sia una cosa insana". Chiaro no? I gay sono malati e non meritano alcuno spazio pubblico. E dato che sono inaccettabili e insani "SNS si oppone fermamente al far loro propaganda".
"Se qualcuno vuole fare sesso con il suo amichetto a casa… che faccia pure. Ma non voglio che i miei figli debbano vedere quello che fanno questi lunatici" ha concluso Slota facendo poi sapere che se la Slovacchia venisse "contagiata" dall’omosessualità, sparirebbe nel giro di non più di due generazioni. Una teoria geneticamente e antropologicamente quanto meno bizarra, non c’è che dire.
Alle agghiaccianti dichiarazioni di Slota, risponde l’attivista Julius Kolenic, uno degli organizzatori del Pride. Kolenic ha dichiarato alla stampa che politici come il leader nazionalista, che istigano all’odio, dovrebbero sparire dall’arena politica.
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