Breakfast on Pluto è un romanzo di Frank McCabe, che nell’autunno 2020 debutterà al Donmar Warehouse come un musical. La storia di questo romanzo parla di Patrick (o meglio Pussy Braden), una donna transgender degli anni ’60, che fugge da una immaginaria cittadina irlandese e da una madre alcolizzata, per raggiungere Londra. Una volta a Londra, la donna deve prostituirsi per poter sopravvivere, fino a quando non viene arrestata perché sospettata di far parte dell’IRA.
La produzione del musical ha deciso di dare la parte di Pussy Braden a Fra Fee. Un attore irlandese cisgender. Proprio il suo genere binario ha alzato la polemica, poiché molti attori e attrici trans hanno criticato il fatto che un uomo dovrebbe interpretare la parte di una donna.
Le accuse sono molteplici, a partire dal fatto che sembra che il Donmar abbia scelto l’attore Fra Fee senza nemmeno prendere in considerazione un attore transgender. Ad affermarlo, è il dottorando Robin Craig, il quale ha appunto rivelato che nessun talento trans ha saputo del casting. Ma non è il solo: i tweet in cui si chiede il perché di tale decisione sono tantissimi, segnale che mostra la rabbia e la frustrazione degli attori e delle attrici transgender, che si sentono esclusi.
La risposta della Donmar su Breakfast on Pluto
Il Donmar Warehouse ha subito risposto alle critiche, con un lungo tweet:
Comprendiamo che un certo numero di persone sono arrabbiate e deluse per la decisione sul casting per Breakfast on Pluto.
E spiega:
Il Donmar “ha condotto un’ampia ricerca del ruolo” (di Pussy Braden, ndr), rivolgendosi anche:
alla comunità transgender irlandese attraverso più canali, e hanno fatto l’audizione un certo numero di artisti che si sono identificati come transgender. Abbiamo garantito che le voci trans siano state fondamentali per lo sviluppo di questo nuovo musical.
Un membro chiave del core team creativo è Rebecca Root, attore trans di punta , consulente di produzione dallo scorso anno; il suo aiuto include anche dei consigli sulla sceneggiatura e sul processo di casting.
A un giovane regista di teatro trans è stato offerto un posto come assistente alla regia, e abbiamo incaricato Lloyd (Meadhbh) Houston di curare un programma avvolgente per gli spettacoli a Galway e Dublino.
La risposta della produzione però non ha dato i risultati sperati. La comunità T, in particolare la parte attiva nel mondo dello spettacolo, è ancora critica verso la decisione di aver scelto un attore cisgender per la parte della protagonista.
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concordo appieno.
Ho come la sensazione che si stia e non poco , cadendo nel ridicolo! Per definizione un personaggio ( da persona , maschera che indossavano gli attori , in latino) a cinema od a teatro non può avere classificazioni , generi o restrizioni. Quel che conta è rendere il personaggio con talento.