Domenica di festa per il Cagliari Calcio, ufficialmente salvo dopo il pareggio del Benevento contro il Crotone e il punto conquistato in serata a Milano. Un’impresa per i sardi, fino a poche settimane fa dati per spaccati ma riusciti a risorgere con una serie di risultati clamorosi, con tanto di ciliegina sulla torta. Se in Francia tutti i club della serie A e della serie B sono scesi in campo con i numeri delle maglie arcobaleno per dire basta all’omotransfobia nel calcio, il Cagliari del presidente Giulini è stato l’unico a farlo nel campionato italiano.
“Uniti per combattere discriminazione, pregiudizio e violenza“. Così il Cagliari Calcio ha voluto aderire alla “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”, in programma oggi, lunedì 17 maggio, con delle maglie speciali pensate per la sfida del Meazza contro il Milan: sul petto lo stemma con i quattro mori è stato “abbracciato da una bandiera arcobaleno, simbolo di pace, rispetto della diversità, icona del movimento LGBT”.
La scorsa settimana, inoltre, le ragazze e i ragazzi del Settore giovanile hanno partecipato a degli incontri educativi tenuti dagli psicologi ed educatori della Società, Fabio Zarra e Virginia Marino. Al termine ognuno di loro ha potuto scrivere il proprio messaggio contro l’omofobia e in favore dell’uguaglianza di tutte le persone: i più significativi saranno pubblicati sui canal social del Club, all’interno di una fotogallery dedicata. Sempre sui social rossoblù, il logo del Cagliari con il drappo arcobaleno ha sostituito quello tradizionale. Si sono poi colorate di arcobaleno anche tutte le bandierine del calcio d’angolo dei campi del Centro sportivo di Assemini.
Un’iniziativa da applausi che tutta la serie A avrebbe dovuto condividere. Spiace constatare l’ennesima mancanza di una Lega Calcio ancorata ad un passato che noi tutti vorremmo archiviato. Al presidente Tommaso Giulini e a tutto il Cagliari Calcio i nostri complimenti.
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