A Los Angeles un uomo di 32 anni è sotto processo per la tortura e la morte di Gabriel Fernandez, figlio della sua compagna, avvenuta nel 2013.
L’avrebbe sottoposto a una vera tortura: umiliato, affamato, picchiato e a causa di tutto ciò ucciso. Queste sono le accuse che la contea di Los Angeles muove contro Isauro Aguirre, che avrebbe agito con la complicità della compagna e madre del bambino Pearl Fernandez.
Secondo il procuratore californiano Jon Hatami il movente dell’omicidio sarebbe nella presunta omosessualità del piccolo, di soli 8 anni.
“Le prove dimostrano che l’imputato non è altro che un bullo – ha affermato il procuratore – Era una guardia di sicurezza che ha intenzionalmente torturato e abusato di un bambino innocente e indifeso”.
Aguirre, che era solito obbligare Gabriel a vestirsi con abiti femminili prima di andare a scuola, era già sotto osservazione da parte dei servizi sociali, che ora dovranno rispondere a processo della loro negligenza.
L’uomo, che ha ammesso l’omicidio ma non la tortura, avrebbe picchiato e legato Gabriel, gli avrebbe sparato con una pistola a pallini e causato bruciature di sigaretta, prima di chiamare i soccorsi insieme alla compagna per cercare di coprire l’accaduto. Il bambino, ricoverato in ospedale, è morto due giorni dopo.
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