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Caserma Pride: abbattere il muro tra LGBT ed esercito

L’iniziativa per creare un ambiente sicuro e aperto tra la comunità LGBT italiana e americana, in vista del Vicenza Pride.

caserma pride
2 min. di lettura

Vicenza, il 15 giugno 2019, ospiterà il gay pride del Veneto (assieme ad altre città della regione). Ma questo evento non si rivolge solo ai membri della comunità LGBT veneta. Vuole difatti abbattere il muro che esiste da sempre all’interno del mondo militare. Che non ha sempre visto l’omosessualità come un fattore di normalità. Anche per questo motivo, in occasione della parata, è nata l’associazione Caserma Pride. La quale, al suo interno vede i militari e civili statunitensi.

Vicenza è il luogo migliore dove far nascere questa associazione, vista la vicina base militare americana, che da sempre interagisce con la città senza problemi.

Gli obbiettivi dell’associazione Caserma Pride

Nonostante non sia ancora ufficiale, l’associazione ha già un suo obiettivo fondamentale: abbattere il muro tra la comunità LGBT e l’ambiente militare. Permettendo così ai soldati omosessuali di poter vivere liberamente il proprio orientamento sessuale. Se molti vivono tranquillamente la loro sessualità, difatti, sono altrettanti coloro che nascondono questa parte di loro, nonostante il divieto americano sia stato abolito dal presidente Obama nel 2011.

Il presidente dell’associazione, Bert Gillott, ha parlato di un’associazione aperta a tutti, quindi anche ai cittadini italiani. L’idea di creare la Caserma Pride proviene da un interesse mostrato dalla base nel corso degli anni nei confronti del mondo LGBT. E’ lo stesso Gillott a raccontare di come era stato accolto positivamente nel 2017 Stuart Milk, nipote dell’attivista Harvey Milk, o del successo riscontrato nel 2018 nel corso di un incontro con alcuni membri LGBT, i quali avevano raccontato le loro storie. “Per quei soldati, specialmente i più giovani, che hanno bisogno di sapere che c’é qualcuno che li accoglie, così da combattere solitudine, depressione e isolamento” ha sottolineato Gillott, spiegando a chi è rivolta l’associazione Caserma Pride.

Interazione positiva tra base USA e cittadini italiani

Secondo la vice presidente dell’associazione, Anna Molon, questa idea contribuirà anche a “promuovere un’atmosfera di collaborazione e di integrazione tra la comunità vicentina americana e quella italiana, nel tentativo di trascendere e anzi di celebrare le differenze culturali“.

Portare quindi la lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale anche fuori dalla base, ed estenderla anche a tutta la città veneta. E perché no, a tutta la regione, dopo i diversi attacchi omofobi che si sono verificati tra Verona e Venezia.

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