“[…] Quando ho preso la decisione di fermarci è stato molto doloroso anche per me. Io ci pensavo da anni, perché le cose non andavano bene, ma visto che faccio fatica ad affrontare i conflitti perché temo le reazioni delle persone, non sapevo come dirglielo. Solo che non si poteva più andare avanti“. Chiara Iezzi racconta a Il Messaggero la rottura dalla sorella Paola, che a sua volta pochi giorni fa aveva ricordato quel periodo (era il 2013) ai microfoni del Corriere della sera.
A portare la bionda cantante alla decisione di sciogliere il duo fu l’esaurimento delle risorse dopo anni – difficili – da indipendenti: “Eravamo completamente indipendenti” spiega infatti Chiara “e ci sono mancate le risorse per produrre i dischi, stamparli e distribuirli. Nessuno ci sosteneva e ci saremmo sicuramente fatte tanto male se non ci fossimo fermate”.
Da qui la decisione di mettere un punto:
Nel 2013, dopo aver già pagato di tasca nostra l’album “Giungla”, avremmo dovuto spendere anche per la promozione e gli eventi. Paola non voleva capire cosa rischiavamo, così prima di fallire e finire a strisciare per terra, tirai il freno […].
Nel 2023 la reunion sul palco del Festival di Sanremo e un nuovo modo di intendere il loro sodalizio: “Adesso io e lei collaboriamo solo quando ci va, la musica deve farci divertire senza ansie. La qualità della vita, dopo i quaranta, è importante”.
Nel corso dell’intervista c’è modo anche di tirare fuori una storia risalente al 2007, quando per quattro mesi le Iezzi hanno praticamente condiviso lo stesso uomo, “sapendo più o meno l’una dell’altra” come afferma il giornalista. “Quella cosa lì adesso sarebbe impossibile da vivere, siamo grandi, siamo altre persone” spiega Chiara, che al momento dice di non avere legami “ma ogni tanto un po’ mi diverto con il sesso“.
E la Cabala ebraica, che per un certo periodo seguì sulle orme del suo idolo Madonna? L’artista dice di non studiarla più, “e vorrei non parlarne perché è una cosa che non seguo più”. Un capitolo chiuso, insomma, come il matrimonio con l’ebreo ortodosso Mehir Cohen sposato a Cipro nel 2014: “Siamo rimasti amici” assicura, “solo che lui nelle interviste non vuole essere mai nominato”.
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