Secondo quanto riferito, un ragazzo di 18 anni in Cile è stato pugnalato da suo padre perché gay.
L’incidente sarebbe avvenuto a Quilpué ed è stato segnalato dal Movilh, il Movimento per l’integrazione e la liberazione omosessuale.
Il diciottenne, la cui identità è rimasta nascosta, è stato pugnalato dal padre a seguito di una lite intercorsa fra l’uomo e la moglie a riguardo dell’orientamento sessuale del figlio.
L’uomo ha detto che era imbarazzato per avere “un figlio fr*cio”
Durante la discussione, l’uomo continuava a dire che era imbarazzato all’idea di avere un figlio fr*cio. La madre del ragazzo ha intimato al marito di andarsene di casa.
Però l’uomo ha preso le sue chiavi e non le ha restituite.
Quando il figlio 18enne, studente, ha fatto ritorno a casa da lezione, ha chiesto al padre di consegnargli le chiavi ed andarsene.
Il presidente di Movilh, Gonzalo Velásquez, ha detto che, a questo punto, la reazione del padre è stata “drammatica”.
Velásquez, ha riportato che: “Il padre ha invitato suo figlio a combattere fuori casa, brandendo un coltello in mano, e alla fine lo ha pugnalato pochi minuti dopo nel parcheggio“.
Velásquez ha detto che l’incidente è “uno dei casi più gravi di violenza intrafamiliare omofobica a cui abbiamo assistito“.
L’organizzazione Movilh ha fornito assistenza legale al figlio ferito e alla madre della vittima.
Altri attacchi contro gay in Cile: interviene il Movilh
Movilh ha anche registrato un secondo incidente omofobo in Cile nelle ultime settimane, in cui un uomo di 54 anni è stato aggredito da sua sorella e suo nipote.
Durante l’attacco, l’uomo è stato insultato per il suo orientamento sessuale ed è stato anche picchiato e colpito alla testa con una bottiglia.
I diritti LGBTQI sono progrediti significativamente in Cile negli ultimi due decenni, ma la comunità LGBTQI continua a subire violenze.
Nel 2012, il Congresso cileno ha approvato una legge antidiscriminatoria che proibisce la discriminazione basata su razza, etnia, religione, orientamento sessuale, genere o aspetto.
La legge è stata approvata dopo che l’omosessuale Daniel Zamudio è stato ucciso in un violento crimine di odio in Cile.
Altri due omosessuali violentemente aggrediti a inizio 2019
Come dicevamo, le persone LGBTQI continuano a subire violenze in Cile.
All’inizio di quest’anno, il Movilh ha riferito che José David Muñoz Vargas, 51 anni, è stato aggredito nella città di Porvenir. L’uomo, perché gay, fu costretto a sedersi in una vasca di acqua uscendone con gravi ustioni.
Un altro uomo di 24 anni, rimasto anonimo, nella città portuale di Valparaíso, dopo aver ricevuto un passaggio da due persione è stato aggredito dopo che i due lo hanno sentito parlare al telefono con il suo compagno.
“Tutto andava bene fino a quando il giovane ha iniziato a parlare al telefono con il suo partner“, ha detto un rappresentante Movilh, Diego Ríos.
“Gli assalitori hanno iniziato a insultarlo a causa del suo orientamento sessuale, oltre a picchiarlo e torturarlo“.
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