La presidentessa del Cile, Michelle Bachelet, durante l’assemblea generale dell’ONU di mercoledì scorso 21 settembre, ha dichiarato che è sua intenzione presentare al parlamento del suo Paese un provvedimento per legalizzare il matrimonio egualitario, entro la prima metà del 2017.
Il provvedimento segue la legalizzazione delle unioni civili avvenuta lo scorso gennaio. “Il mio governo si è impegnato a sottoporre al congresso una proposta di legge sul matrimonio egualitario nella prima metà del 2017”, ha detto la Bachelet. “Inoltre la legge comprenderà il supporto di altre misure destinate a rafforzare i diritti della comunità LGBT, comprese le norme anti discriminazione”.
Con questa proposta il Cile seguirà Argentina, Brasile e Uruguay che hanno già legalizzato i matrimoni gay. Anche se il Cile è una delle potenze economiche del Sud America, è stato molto lento nei cambiamenti sociali. Solo nel 2004 ha introdotto il divorzio, ultima nazione nel pianeta occidentale, e ancora proibisce l’aborto nella maggioranza dei casi.
È proprio sotto la presidenza Bachelet che si sono avuti molti miglioramenti in campo sociale, anche se c’è voluta una marcia di 500mila persone nel 2013 perché il governo cominciasse a pensare ai diritti LGBT.
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