62 anni a fine mese, Claudia Sheinbaum ha fatto la storia diventando la prima donna presidente del Messico. Candidata di Morena, il partito di centrosinistra del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, Sheinbaum ha stravinto le elezioni con quasi trenta punti percentuali in più della rivale Xóchitl Gálvez, di centrodestra.
Ingegnera energetica nonché ex sindaca di Città del Messico, Sheinbaum è entrata in politica nel 2000. La neo presidente ha ringraziato “i milioni di donne e uomini messicani che hanno deciso di votare per noi in questa giornata storica”. A festeggiare anche la comunità LGBTQIA+ messicana, perché le promesse elettorali di Claudia Sheinbaum hanno riguardato la rapida transizione verso le energie rinnovabili, il combattere la violenza di genere e soprattuttoil migliorare i diritti delle persone LGBTQ+ del proprio Paese.
In un’intervista del 2019 l’allora sindaco di Città del Messico espresse il proprio sostegno alla comunità queer. “È essenziale ricostruire una cultura sociale che favorisca il rispetto dei diritti di tutti gli individui che vivono in città. Pertanto, stiamo lavorando per garantire a tutti il diritto all’istruzione, l’accesso a servizi pubblici di qualità, alloggi dignitosi, mobilità, libertà di espressione e indicatori chiave di benessere per tutti gli individui. Ci stiamo impegnando per garantire i diritti dei bambini e degli adolescenti, delle persone con disabilità, degli anziani, delle popolazioni e delle comunità indigene, delle donne e della comunità LGBTQIA”.
Durante il suo mandato come sindaco, Sheinbaum ha cancellato le uniformi scolastiche di genere nelle scuole primarie, “al fine di promuovere l’uguaglianza tra ragazzi e ragazze e diffondere una cultura incentrata sul genere in tutta la società”, partecipando in prima persona al Pride di Città del Messico nel 2022 e nel 2023. Lo scorso anno scrisse, su X: “La diversità sessuale è una realtà e l’inclusione è un diritto. Lavoriamo insieme da anni per creare un Paese in cui tutte le persone siano rispettate e apprezzate per quello che sono, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere. Per eliminare ogni forma di discriminazione“.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale in tutti i 32 stati del Messico dal 2022, ma a causa della maggioranza cattolica del paese, “diversi gruppi cattolici anti-LGBTQI si oppongono alla legislazione che mira alla piena uguaglianza per le persone LGBTQI”, come spiegato da Outright International.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.