NEW YORK – La corte marziale ha condannato Federico Daniel Merida, un soldato di 21 anni stanziato in Iraq, a 25 anni di prigione per aver ucciso un giovane iracheno dopo aver avuto un rapporto sessuale.
Secondo quanto riportato dal News Observer, la sentenza sarebbe stata pronunciata lo scorso 25 settembre. Dalla documentazione si evince che il giovane, il cui nome era Falah Zaggam, stava prestando servizio tra le fila della polizia irachena. L’11 maggio Zaggam e Merida erano di turno su una delle torri che controllano il campo militare nei pressi di Tikrit.
La paura di un assalto a sfondo omosessuale avrebbe spinto Merida a premere a ripetizione il grilletto della sua M-4. Secondo una prima ricostruzione fornita dal soldato americano, Zaggam lo avrebbe assalito cercando di violentarlo. Merida ha detto che il giovane iracheno gli avrebbe puntato l’arma contro per ottenere anche del denaro.
Un terzo interrogatorio avrebbe portato alla luce una nuova versione della vicenda: Merida avrebbe sparato contro l’iracheno dopo aver avuto un rapporto sessuale consensuale. La lotta tra i due si sarebbe protratta per diversi minuti ed è poi costata la vita all’iracheno.
Merida ha raggiunto un accordo con l’esercito dichiarandosi non colpevole di omicidio premeditato ma colpevole di aver reso falsa testimonianza. Per questo motivo, secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense, il tribunale ha optato per una pena di 25 anni di detenzione.
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