Riportiamo il testo integrale di un articolo inserito nella prima parte del contratto recentemente siglato tra le Poste Italiane e le OO.SS. di categoria.
Art. 50 Tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori
I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi ove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme di legge.
Sia la società che i lavoratori devono adottare nei reciproci rapporti comportamenti coerenti con il pieno rispetto della loro dignità e dei loro diritti.
Al fine di garantire che il rapporto di lavoro si svolga in un ambiente idoneo al sereno svolgimento dell’attività, verranno assicurati comportamenti coerenti con le Direttive e le
Raccomandazioni dell’Unione Europea nonché con l’evoluzione legislativa in materia, anche al fine di evitare, in particolare, comportamenti a connotazione sessuale o che possano indurre disagi di natura psicologica, lesivi della dignità della persona o in contrasto con il regolare svolgimento del rapporto di lavoro.
In tale ottica le Parti s’impegnano a prevenire e rimuovere ogni azione tesa a discriminare il lavoratore nel proprio "status" e nella dignità ed integrità della persona.
E’ solo un primo passo, ma ci sembra indicativo delle possibilità che la legislazione europea offre per la tutela dei diritti delle persone che lavorano in azienda dalle discriminazioni più o meno esplicite che ancora oggi interessano vasti strati di lavoratori.
Se poi confrontiamo le recenti risoluzioni del parlamento europeo riguardanti le discriminazioni verso le persone g.l.b.t. con la situazione italiana dove un disegno di legge analogo dorme beato nei meandri delle cosiddette commissioni, dobbiamo riconoscere che, ancora una volta, è ciò che rimane della "classe operaia" di buona memoria che si fa carico di difendere i diritti fondamentali delle persone.
Con buona pace di tutti i cultori della new economy e della new way of life, di tutti i modernismi e globalizzazioni portate avanti sulla pelle degli altri.
Molti altri contratti sono in fase di rinnovo. Sarebbe bene che le categorie formulassero gli articoli riferiti alla tutela della dignità delle persone nei luoghi di lavoro almeno nei termini concordati per il contratto Poste; sarebbe ancora meglio se fossero i lavoratori stessi a chiedere con forza l’applicazione di una simile normativa.
Enzo Peretta – Mirella Izzo Ufficio Nuovi Diritti della CGIL Liguria
di Enzo Peretta, Mirella Izzo
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