Lorenzo Fontana, ex ministro leghista, arrivò a dire che ‘no, le famiglie arcobaleno non esistono‘. Una follia che la politica italiana continua purtroppo a cavalcare, vista l’assoluta mancanza di tutele nei confronti di questi nuclei familiari che esistono eccome, sono tra noi, pagano le tasse, crescono bambini. Ai tempi dell’isolamento da Covid-19 quest’indecente falla legislativa si è fatta ancor più rumorosa e gravosa, perché la mancanza di una legge che le riconosca pienamente rende invisibili le famiglie arcobaleno, per la burocrazia, per gli ammortizzatori sociali, per le autocertificazioni.
L’ANSA ne ha intervistate alcune, in un video di 3 minuti in cui emergono tutte le problematiche in essere. “Non ho potuto accedere al congedo parentale perché non ho ottenuto il riconoscimento della genitorialità“, confessano Anastasiia Khadzhynova e Flaminia Musco, mamme di due bimbi. Oltre alla negazione dei congedi parentali, per i genitori separati che non hanno riconoscimento legale è un rischio anche solo uscire di casa per andare a trovare il proprio figlio, come sottolineato da Alessia Crocini e Antonella Stellabella, ostetrica e mamma single che non sa come muoversi.
“Il genitore che non ha un riconoscimento legale non può accedere agli strumenti a sostegno del reddito pensati per le famiglie“, sottolineano da Famiglie Arcobaleno. “Il genitore che non ha un riconoscimento legale, in caso di separazione, rischia ogni volta che si muove da casa per prendere o riportare il/la figlio/a a casa dell’altro genitore. Viviamo come tutti i cittadini di questo paese i disagi, le paure e le privazioni che questa emergenza sanitaria ci impone ma ancora una volta veniamo penalizzati nel nostro ruolo genitoriale per il vuoto normativo che pesa sulle nostre famiglie e che, proprio nelle difficoltà, si rende ancora più odioso e inaccettabile“.
Non essendo riconosciuti come genitori, molti papà e molte mamme si trovano in un limbo giuridico chiaramente interpretativo, nella speranza di andare incontro a persone ragionevoli e comprensive. Un’indecenza che nel 2020 non è neanche più lontanamente accettabile, Covid-19 o meno. La speranza è che questa tragedia chiamata Coronavirus possa farci ripartire, ci auguriamo il prima possibile, con maggior consapevolezza e responsabilità su ciò non è proprio più rinviabile al domani. Perché lo ribadiamo per l’ennesima volta, le famiglie arcobaleno esistono, con mamme, papà e soprattutto bambini che meritano totale riconoscimento.
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Ciò che più mi dispiace è la ferocia sul piano umano che alimenta queste decisioni politico-legislative. Al di là del fatto che uno sia contrario o favorevole alla omogenitorialità, stringi stringi, l'unico risultato è che si creano problemi a queste persone. Una volta che il bambino è inserito di fatto nella coppia omosessuale, non è che se impediscono ad uno dei 2 di andare a prendere il figlio a scuola hanno risolto chissà che, cos'hanno ottenuto a parte complicare la vita alle persone, bimbi compresi? Ne concludo che c'è una specie di compiacimento per il fatto di mettere i bastoni fra le ruote a queste persone, come una specie di ripicca. Hai voluto avere un bimbo, mentre noi non vogliamo che tu lo abbia, giusto? ora te la facciamo pagare. Roba da persone squallide.
Vogliamo mandare un sentito ringraziamento ad Angelino Alfano ed ai pavidi Senatori del M5S ?