Il 14 e 15 settembre 2019 sono stati consegnati i Creative Arts Emmy 2019, la sottocategoria degli Emmy Awards 2019 che premia il ‘dietro le quinte’ della televisione americana.
Oltre a premiare le ‘arti creative’, i Creative Arts Emmy 2019 includono, eccezionalmente, anche premi per programmi animati, spot pubblicitari e guest stars.
I Creative Arts Emmy si svolgono sempre qualche giorno prima degli Emmy Awards, che quest’anno andranno in onda il 23 settembre.
I principali vincitori dei Creative Arts Emmy 2019
Game of Thrones vince a mani basse ottenendo ben 10 ‘ statuette tecniche’ ma anche Chernobyl, The Handmaid’s Tale e The Marvellous Mrs. Maisel si difendono molto bene: la prima ne vince 3 statuette, la seconda 6 e la terza ne conquista ben 7.
Le tre statuette vinte da The Handmaid’s Tale, serie tv dalle forti tematiche anche LGBT+, sono particolarmente degne di nota perché è andata in onda a ridosso del termine ultimo per l’inclusione nelle premiazioni e, quindi, ha potuto partecipare con pochi episodi e a poche categorie.
Trionfo LGBT+ ai Creative Arts Emmy 2019
Ma The Handmaid’s Tale non è l’unica vittoria per la comunità LGBT+ ai Creative Arts Emmy 2019: RuPaul’s Drag Race si porta a casa 3 statuette mentre il divertente reality Queer Eye, dove un team di esperti gay riassettano completamente la vita di un eterosessuale, ne vince 4.
RuPaul’s Drag Race si aggiudica i premi per Miglior Conduttore per un reality o una gara (per RuPaul), Migliori costumi per un varietà o show e Miglior acconciatura per una serie multi-camera o speciale.
Il record di RuPaul, che raggiunge quello del conduttore di Survivor
Ma non è tutto: RuPaul, infatti, entra nella storia con un record di 4 vittorie consecutive come Miglior conduttore di un reality o una gara ai Creative Arts Emmy!
Un risultato che ha dell’eccezionale, che rende Drag Race il primo reality LGBT+ a raggiungere un risultato simile, a pari merito con Jeff Probst, il conduttore di Survivor, uno dei reality più longevi della tv americana (va in onda dal 2000).
Visibilmente emozionato, RuPaul ha profondamente ringraziato per il premio ricevuto con un’altra ode verso l’arte drag dicendo:
Il drag non è politicamente corretto, il drag è pericoloso, so che mi si dice di essere mainstream, ma il drag non sarà mai mainstream.
Anche Queer Eye si dimostra un vero trionfo.
Il reality ottiene la vittoria nelle categorie: Miglior ritocco visivo per un programma reality o competitivo, Miglior Casting per un programma reality o competitivo, Miglior regia per un programma reality o competitivo e Miglior Reality scritto.
La dramedy Russian Doll, che ha per protagonista (e creatrice) Natasha Lyonne – Nicky di ‘Orange is the New Black” – riceve 3 statuette tecniche.
La musical-comedy Crazy Ex Girlfriend con la spassosa Rachel Bloom si porta a casa 2 statuette mentre G.L.O.W., la wrestling-comedy di Netflix, ne prende una.
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