Mercoledì sera il Napoli ha battuto la Juventus ai calci di rigore, vincendo la sua sesta Coppa Italia. La gioia è esplosa in città, con migliaia di tifosi scesi in piazza, spesso privi di mascherina, per festeggiare. In piena pandemia da Covid-19, anche se siamo ormai in Fase 3, quelle immagini hanno fatto storcere la bocca a molti, senza però dimenticare che la Campania, e Napoli in particolare, è stata bravissima nell’arginare la pandemia, chiudendosi immediatamente quando in altre regioni i contagi salivano a livelli elevatissimi.
Matteo Salvini, solo poche settimane fa organizzatore di una manifestazione a Roma, in Piazza del Popolo, presto trasformatasi in un’autentica calca, con tanto di mascherina abbassata per sfornare selfie a ripetizione, ha avuto il coraggio di attaccare Vincenzo De Luca, governatore Pd campano, chiedendosi dove fosse lo ‘sceriffo’ che per settimane aveva imperversato sul web, intimando ai propri cittadini di rimanere in casa in isolamento.
Passate 48 ore, De Luca ha replicato a Salvini con una durezza tale che il video è presto diventato virale.
Oggi ci tocca perdere qualche minuto per dedicarlo a un somaro politico che ha rincominciato a ragliare. Bene, io ritengo che quel cafone politico ha dimostrato di essere tre volte somaro. Non una volta sola. Primo, perché, se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione insieme con la Vispa Teresa in violazione di tutte le norme antiassembramento, e non è un giovane tifoso ma un esponente politico e segretario di partito, e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che questo esponente politico ha la faccia come il suo fondoschiena. Peraltro usurato.Secondo motivo di “ciucciaria”, come direbbe Eduardo: si fa un assembramento notturno e l’equino domanda al Presidente della Regione: “Che dici?”, è giusto il caso di ricordare a questo somaro che l’obbligo di far rispettare le norme nazionali riguarda il Ministero dell’Interno e il prefetto. Il Presidente della Regione non c’entra niente. Infine, se avessimo applicato gli stessi criteri di strumentalità con una regione, la Lombardia, che ha 20 volte i contagi e 40 volte i morti della Campania, avremmo scatenato una campagna di attacco e sciacallaggio senza precedenti. Ma noi, diversamente dal Neanderthal, siamo persone civili e ribadiamo la nostra solidarietà a persone che hanno sofferto situazioni inimmaginabili.
Sulla ‘Vispa Teresa’ e sul ‘fondoschiena usurato’, terminologia che immaginiamo De Luca abbia utilizzato per rimarcare le tante porcate evacuate nel corso del tempo dal leader leghista, il web è presto esploso. Da parte di Salvini, via Twitter, è arrivata questa risposta: “Invece di insultare, invece di mancare di rispetto perfino ai morti per il virus, il signor De Luca riapra i troppi ospedali che ha chiuso in questi anni e tolga un po’ di rifiuti dalle strade di Napoli e della Campania, i cittadini lo pagano per questo. Napoli e la Campania chiedono lavoro, strade, pulizia, salute e sicurezza: si meritano di meglio del trio De Luca, Mastella, De Mita“.
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