Roma – Pace fatta tra il generale Mauro Del vecchio e i militari gay italiani. Il candidato del Pd ha infatti incontrato i rappresentanti di Polis Aperta, l’associazione che raggruppa i gay che lavorano nelle forze armate. Il generale rilasciò una dichiarazione in cui riteneva incompatibile l’omosessualità e la vita militare.
Oggi il clima è completamente diverso. Del Vecchio si è impegnato a presentare, durante la prossima legislatura, provvedimenti atti a eliminare le disciminazioni nei confronti dei gay nelle forze armate. «Abbiamo potuto apprezzare da vicino una persona che non può in alcun modo definirsi omofoba» ha commentato l’associazione dopo l’incontro, aggiungendo che Del Vecchio «ha condiviso la necessità di impegnarsi perché i gay e le lesbiche arruolati nelle forze armate e nelle forze dell’ordine possano essere visibili e continuare a svolgere il proprio servizio con serenita».
Impegno confermato all’ANSA dal generale, che precisa: «Ferme restando le norme della vita di caserma». Del Vecchio ribadisce poi di «non aver mai fatto le affermazioni riportate dai quotidiani» e che hanno scatenato la polemica.
Il primo obiettivo legislativo, concordato tra il candidato del Pd e l’associazione, è la modifica del Decreto legislativo 216 del 2003. Un provvedimento che doveva dare attuazione a una direttiva europea intesa a vietare qualunque forma di discriminazione in ogni luogo di lavoro. Ma che, secondo Polis Aperta, è stato svuotato della capacità di tutelare le situazioni che riguardano gli omosessuali.
Del Vecchio ha assicurato il suo impegno per correggere la normativa.
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