Si è spento a New York all’età di 83 anni Dick Leitsch, pioniere del movimento gay americano.
Leader della Mattachine Society, organizzazione che lottava per i diritti LGBT in anni in cui l’omosessualità era di fatto ‘bandita’, per non dire criminalizzata, Leitsch battagliò nel 1966 affinché ai gay venisse riconosciuto il sacrosanto diritto di poter ordinare da bere ai banconi dei bar. I “sip-in” inventati da Leitsch furono rivoluzionari, perché diedero il via libera alla nascita dei bar gay ‘ufficiali’, nonché allo sviluppo del bar come spazio sociale per gay e lesbiche. Giornalista, Leitsch fu il primo reporter omosessuale a riportare la notizia dei Moti di Stonewall, nel 1969, così come fu il primo ad intervistare una mai vista ne’ sentita Bette Midler.
L’editore di Gay, rivista per cui scriveva, gli consigliò un’intervista ad una sconosciuta cantante. Era il 1970 e il titolo del pezzo, “The Whole World’s a Bath!”, passò alla storia, perché prima intervista ufficiale mai rilasciata dalla Midler. Nell’era pre-Stonewall, chiunque fosse pubblicamente omosessuale difficilmente poteva ambire a lavori stabili. Non a caso Dick lavorò principalmente come barista, impiego da affiancare a quelli di giornalista, autore, pittore. Timothy Scoffield, suo compagno per quasi 20 anni, morì nel 1989, a causa dell’AIDS.
“Grazie per i decenni di lavoro che hanno aiutato il Paese a muoversi sulla strada dell’uguaglianza Lgbt. Il nostro viaggio come Paese dipende, come è sempre stato, dagli sforzi collettivi e persistenti di gente come te”, ha scritto Barack Obama in una lettera invitata pochi mesi fa a Dick Leitsch, morto a causa di un cancro al fegato, scoperto a inizio 2018. Poco dopo la diagnosi, Letisch ha donato tutti i suoi documenti alla New York Public Library.
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