Premiati il film Io e lei, il programma tv Pechino Express e le serie Grey’s Anatomy ed È arrivata la felicità. Personaggio dell’anno Laura Pausini.
È stata spettacolare e molto partecipata la prima edizione dei Diversity Media Awards, tenutasi ieri sera a Milano nel teatro dell’UniCredit Pavillion in piazza Gae Aulenti. Versione italiana dei celebri premi GLAAD – era presente la presidentessa Sarah Kate Ellis – è stata realizzata anche grazie all’impegno dell’associazione Diversity presieduta da Francesca Vecchioni, impegnata nell’abbattimento del pregiudizio e della discriminazione legati al concetto di diversità.
DMA 2016 ha visto la presenza del gotha da sempre impegnato alla causa progay in una cena di gala per la raccolta fondi a sostegno di progetti per combattere l’omofobia: dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha definito l’evento “un’ulteriore dimostrazione di come Milano sia avanti sulla lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipo” alla senatrice Monica Cirinnà (“Un Paese dove si accolgono tutti i tipi di famiglia è più civile e sereno”), il parterre era davvero ricco: Roberto Vecchioni, Vladimir Luxuria, Costantino della Gherardesca, Daria Bignardi col marito Luca Sofri, Oscar Farinetti, Chef Rubio, Elio, Gianluca Mech ed Enzo Miccio.
Introdotta da un messaggio video di Whoopi Goldberg e da Born this way cantata dal coro gay Checcoro, la serata è stata condotta da Syria e Fabio Canino (“Quando a quindici anni mi sono reso conto di essere gay temevo di poter fare nella vita solo il parrucchiere o il serial killer”). È stato ricordato Marco Pannella per l’impegno di una vita a favore dei diritti lgbt. Tra gli ospiti intervenuti, il duo comico delle Brugole, Barbara D’Urso e la cantante Malika Ayane che ha presentato Blu e Tempesta con un corpo di ballo composto da quattro ballerini.
I premi sono stati votati dal pubblico sul sito www.diversitylab.it in base alla nominations selezionate dal Comitato Scientifico dei Diversity Media costituito da quindici docenti di undici atenei italiani e quarantadue ricercatori che hanno analizzato oltre duecento prodotti mediali.
Io e lei di Maria Sole Tognazzi ha vinto come miglior film italiano “perché rivolgendosi a un pubblico ampio e mainstream racconta una storia d’amore tra donne utilizzando gli stessi codici narrativi impiegati per raccontare le storie d’amore tra personaggi di sesso opposto”. Tra gli altri vincitori troviamo Pinocchio di Radio Deejay come miglior programma radio, Grey’s Anatomy per le serie straniere, È arrivata la felicità (Rai Uno) tra quelle italiane, Pechino Express come miglior programma tv mentre 10percento delle Badhole vince come miglior produzione video.
Il personaggio dell’anno è Laura Pausini.
Qui trovate la registrazione in streaming della serata: www.diversitylab.it.
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