E’ ufficiale, il 1° ottobre 2000 anche le duecento Drag Queens vestite con gli abiti creati per il film “Priscilla” e premiati dall’Accademy Award, sfileranno durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Sydney.
Alla fine l’hanno spuntata, anche “Priscilla”, film campione d’incassi che ha spopolato in tutto il mondo, è parte della cultura australiana e come tale ha contribuito a rappresentarne la freschezza e l’originalità in quei paesi ancora poco avvezzi ai progressi dell’Australia. Sydney ha aperto le porte agli sportivi e alle sportive omosessuali eludendo qualsiasi tipo di discriminazione e non poteva non concedere un tocco di festosità gaya anche alla sfilata finale. Per “le signore del deserto” non sono mancate le controversie. I soliti noti, cattolici, benpensanti e quanti ragionano con le paure più che con le ragioni, hanno manifestato a chiare lettere la paura, appunto che una rappresentazione del genere possa venire interpretata come la consacrazione di Sydney a capitale del mondo gay.
Ma forse gli stessi non hanno ancora realizzato che Sydney lo è già durante gli annuali “mardi gras” e il “gay pride”, dove ospita più di un milione di omosessuali giunti da ogni parte del globo.
Comunque sia, sarà un successo che ci proietterà dritti verso i Gay Games VI 2002, che si svolgeranno dal 2 al 9 novembre giorno della cerimonia di chiusura. A proposito, vi informo che le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo 2001. Per informazioni dettagliate visitate il sito della manifestazione all’indirizzo: www.gaygamesvi.org.au. All’interno troverete sia il programma sportivo che quello culturale, rigorosamente in lingua inglese, che all’occorrenza potrete scaricare.
di jaguar
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