Qualche anno fa Elettra Lamborghini cercava “un uomo vero, un pistolero” (che magari facesse pure “pem pem”) e cantava di amori al sapore di caramello. Per l’estate 2024 invece ha preso in prestito un celebre gioco per bambini e, con Shade, è tornata all’insegna del Dire fare baciare, brano in cui le sonorità pop e latine abbracciano il sound dei mariachi del Messico. Il tutto condito dalla giusta dose di ironia, tra i marchi di fabbrica della cantante, che a Gay.it ha parlato delle estati della sua infanzia, del rapporto con la comunità queer (che l’ha sostenuta sin dagli esordi) e del nuovo, speciale legame con un pubblico ben più giovane.
Non c’è estate senza una tua canzone.
Sì ormai se l’aspettano tutti, fa piacere anche se non mi sento assolutamente la regina dell’estate. L’importante è che la musica e le good vibes arrivino.
Nel brano citi le vacanze italiane, che ricordi hai di quelle che facevi da piccola?
Mi ricordo che quand’ero piccola ascoltavo molto canzoni come “La bomba” di Ricky Martin o “Asereje” delle Las Ketchup e “Vamos a la playa” di Miranda. Le mie sono sempre state estati e vacanze molto tranquille con la mia famiglia.
Nel videoclip di Dire fare baciare c’è una piccola te: senti il peso di essere d’ispirazione per i più giovani?
Io faccio musica perché mi piace e mi fa stare bene. Sinceramente non so se sono d’ispirazione per molti giovani, certo la cosa che mi fa piacere è che le mie canzoni arrivino anche a loro con la stessa energia positiva che la musica fa scaturire dentro di me.
La tua immagine nel corso degli anni sembra essersi ammorbidita: che cosa è successo?
Cerco di essere sempre me stessa, ho differenti anime e tutte rispecchiano la mia personalità. Se mi sento rock allora magari ho un’immagine più strong, quando mi sento romantica ho invece look più morbidi. Il più delle volte voglio essere anche comoda, intendo nella vita di tuti i giorni, per cui gli stili in me sono sempre stati differenti.
Ti abbiamo conosciuta trasgressiva e combattiva (iconica la lite a Super Shore), oggi sei adoratissima dai bambini.
Siamo sempre in continua evoluzione, fa parte anche della crescita individuale di ognuno di noi, altrimenti credo significhi che qualcosa non va. So essere allo stesso tempo trasgressiva e dolce. In realtà per quel che riguarda le sonorità non credo che la mia musica sia parecchio cambiata, c’è sempre molta influenza che arriva dal mondo latin che adoro e si balla sempre e comunque.
Dicono che ti sei trasformata in Carolina Benvenga e sei diventata una competitor dei Me contro Te.
Non credo (ride, ndr) però mi fa molto piacere che anche i bambini possano apprezzare le mie canzoni, sono delle anime pure e li osservo sempre da “osservatrice silenziosa”.
Prima dei bambini hai ricevuto grande supporto dal pubblico queer. L’amore continua?
Ma certo, l’amore continua sempre e comunque. Sono stata a Madrid per il Pride lo scorso 5 Luglio ed è stato pazzesco, mi sono divertita da pazzi!
Hai dichiarato: “Se passano dei messaggi nelle mie canzoni sono casuali”. Per te la musica è solo disimpegno? Non c’è spazio per affrontare temi e battaglie in cui credi?
Non penso di essere caratterialmente quel tipo di persona. Una canzone può certamente raccontare qualcosa, però per come sono fatta io e per come concepisco la musica – con molta più leggerezza, per divertimi e far ballare – se mi devo battere preferisco farlo in altro modo.
Finora ci hai mostrato sempre un lato di te ironico e scanzonato, ti piacerebbe farci vedere anche altro?
Questa sono io, sono ironica nel quotidiano. Vivo e lascio vivere. In realtà penso già di aver fatto vedere anche altri lati di me come la dolcezza che esce fuori soprattutto quando sto con i miei amati animali, in particolare i cavalli che adoro.
Troye Sivan nel suo ultimo album ha campionato Musica (e il resto scompare), lo sapevi?
Sì lo sapevo, onestamente mi ha fatto molto piacere!
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.